Coniglietti rosa assassini alla fermata dell'ascia

Io di solito non segnalo le cose senza averle lette/viste/assaporate. Un po' perché sono spocchioso, antipatico e asociale come un survivalista confederato che teme gli elicotteri neri dell'ONU. Un po' perché odio passare per quello che “lo citi perché è tuo amico, seiunammmerda proprio come quelli che critichi sul blog!”

Però, voglio dire, questa è casa mia, conosco bene chi passa quotidianamente a trovarmi, e quindi sono in grado di discerne tra la fuffa prodotta dai soliti artistoidi egotici e il buon artigianato di chi si cuoce gli occhi davanti al monitor per produrre roba buona senza mancare di umiltà. Racconti che l'editoria gerontocratica italiana non si sognerebbe mai di pubblicare, perchè è difficile da vendere. Sennò va a finire che il pubblico si stupisce, magari si sveglia e la smette di leggere boiate sui vampiri emo. Ebook che arrivano là, dove nessuno è mai giunto prima.

Ok, ho reso l'idea, no?

Quindi oggi è il turno di segnalarvi Lagomorpha, l'antologia digitale di Matteo Poropat, comprensiva di ben tre racconti, di cui uno incentrato sui conigli assassini. Figura archetipa che ogni giocatore di Doom sogna ancora di notte. Anche se, almeno credo, Doom non ha proprio nulla da spartire con questo racconto.

E poi c'è una casa abbandonata, in una storia che richiama It, L'estate della paura e gli agrodolci ricordi di un po' tutti noi.

Infine il racconto su una bambina dal cuore spezzato.

Tra l'altro, e in questo Matteo condivide la mia stessa demenza, l'antologia è scaricabile gratuitamente. Scelta che io, sia chiaro, ritengo sbagliatissima, e che infatti continuo a compiere inpunemente da circa cinque-sei anni a questa parte. Finché le cose non cambieranno – e parlo della mentalità di un intero popolo, mica cotiche – accontentiamoci e godiamo.
Godiamo anche del fatto che buona parte di questi ebook ha una qualità - anche grafica - che oramai surclassa tanti libri "normali" pubblicati un tanto al chilo e con un editing alla razzo di cane. Nota a margine: credo di non essere mai incappato tante volte come quest'anno in romanzi, anche di grandi editori, rovinati proprio da editing vergognosi.
Ma basta polemiche.

Scaricate e passate parola:

Lagomorpha

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