P.s. non me ne voglia la Brambilla, che augura anni di galera a chi osa cucinare il coniglio, ma non sono vegetariana o vegana. Conto che lei impari a rispettare le abitudini culinarie altrui, come gli altri rispettano il suo aspirare ad essere un'icona vegana ed animalista pur commercializzando pesce.Ingredienti:
- 500 gr di coniglio in pezzi
- una pera matura- mezzo bicchiere di vino bianco - un rametto di rosmarino- uno spicchio d'aglio- sale - olio- una foglia di alloro Procedimento:In una padella calda, unta con un filo d'olio, fate scaldare a fiamma viva il coniglio con rosmarino ed aglio. Lo spicchio, lasciatelo intero o tagliatelo al massimo a metà in modo di non smarrirlo poi tra gli altri ingredienti.Tagliate a cubetti la pera, e non appena sigillata la carne del coniglio su tutti i lati aggiungetela alla padella assieme all'alloro. Sfumate con il vino bianco e lasciate andare una decina di minuti. Trascorso questo tempo salate e trasferite tutti gli ingredienti sopra due abbondanti fogli di alluminio da cucina, disposti a croce su di una teglia da forno. Chiudete il cartoccio con cura, quindi fate cuocere a 200 °C per circa un'ora.Gli ultimi 5 minuti di cottura potete aprire il cartoccio per far asciugare il coniglio, se controllando rapidamente vi siete accorti che c'è troppo liquido (dipende molto dalla sugosità della pera, e dalla qualità del coniglio).Servite ben caldo, con abbondanti pere e un poco del fondo di cottura, dopo aver rimosso l'aglio e l'alloro.Consigli:Perchè la pera si senta bene, occorre evitare di aggiungere altre spezie: coprireste troppo i gusti che meritano davvero. Io poi ho servito con una fresca insalata, evitate i contorni troppo pesanti come le patate al forno...La cottura a cartoccio ha il grande pregio di lasciare intatti gli ingredienti più fragili: le pere come vedete non perdono minimamente la loro consistenza, ed è un piacere servirle non sotto forma di gelatina!