Domani sara’ la Giornata Internazionale della Donna. La giornata di domani la vogliamo dedicare soprattutto alle prigioniere politiche iraniane, incarcerate per il loro coraggio di dire NO ad un regime misogino, di dire NO all’oppressione dei Mullah, di dire NO alle leggi discriminatorio contro le donne in Iran e di dire NO ai quotidiani abusi dei diritti umani da parte dei Pasdaran, dei Basij e della Polizia Morale.
Questo 8 Marzo lo dedicheremo a Narges Mohammadi, arrestata nuovamente nel Maggio del 2015 per aver collaborato con il Premio Nobel Shirin Ebadi, per aver creato un gruppo contro la Pena di Morte, per aver richiesto la liberazione degli oltre 800 prigionieri politici attualmente incarcerati in Iran e per aver incontrato a Teheran la ex Mrs Pesc Lady Ashton. Per lei, Federica Mogherini – attuale Mrs Pesc – non ha MAI speso una parola…Il regime iraniano nega a Narges persino le cure mediche e le visite dei suoi piccoli figli…(Nobel Women’s Initiative).
Questo 8 Marzo lo dedicheremo ad Atena Farghadani, artista e attivista politica, condannata a 12 anni di carcere per aver disegnato e pubblicato su Facebook una vignetta che rappresentava come animali, i membri del Parlamento iraniano intenti a votare una nuova legge contro le donne. A lei e’ stato assegnato il Premio “Courage in Cartooning 2015“, dal Cartoonist Rights Network International. Per lei il Ministro della Cultura italiano Dario Franceschini, visitando l’Iran, NON ha speso una sola parola…(No Pasdaran).
Questo 8 Marzo lo dedicheremo a Bahareh Hedayat, studentessa, arrestata per il suo sostegno all’Onda Verde nel 2009. Nonostante siano finiti i termini della sua prigionia, il regime iraniano rifiuta di rilasciarla. Di lei ricordiamo l’impegno per la campagna “One Million Signatures”, in favore della parità di genere in Iran. Di lei ricordiamo anche un toccante video, durante una visita del marito in carcere (Taavana). I due parlavano attraverso un vetro senza potersi sfiorare (video in alto). Per lei, durante la visita di Rouhani in Italia, i movimenti studenteschi NON HANNO organizzato neanche una manifestazione di protesta.
Questo 8 Marzo lo dedicheremo ad Atena Daemi, attivista per i diritti umani, condannata a 7 anni di carcere per aver scritto post su Facebook sgraditi al regime e aver partecipato a manifestazioni contro la pena di morte (Iran Human Rights). Oggi Atena e’ stata rilasciata su cauzione per motivi di salute, ma il rischio di tornare in carcere per lei e’ quotidiano. Per lei il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, sempre pronto a dire che l’Italia e’ in prima fila nella promozione della Moratoria contro la Pena di Morte, NON HA MAI speso una sola parola.
Questo 8 Marzo lo dedicheremo a Afarin Chitsaz, giornalista iraniana arrestata nel Novembre del 2015 e di chi da mesi non si hanno più notizie. Per lei, per i suoi diritti di donna e di giornalista, i quotidiani italiano NON HANNO dedicato neanche un piccolo spazio di denuncia (No Pasdaran).
Questo 8 Marzo lo dedicheremo a Fariba Kamalabadi e Mahvash Sabet, arrestate nel 2008 e condannate a 20 anni di detenzione perché di fede Baha’i (News Bahai). I Baha’i sono considerati come una setta peccaminosa dal regime iraniano e Ali Khamenei ha addirittura emesso una fatwa per evitare ogni contatto sociale con loro. Nella Repubblica Islamica, contro i Baha’i, esiste una vera e propria politica di apartheid (No Pasdaran). Per loro la velatissima Debora Serracchiani NON HA espresso una sola condanna.
Questo 8 Marzo lo dedicheremo a Simin Eivaz Zadeh, madre del prigioniero politico Omid Alishenas e simbolo di tutti i genitori dei detenuti politici iraniani. A lei e al suo dolore, il Primo Ministro Matteo Renzi NON HA riservato un momento di solidarietà .
Questo 8 Marzo, lo dedicheremo a tutte le donne iraniane, costrette a portare il velo sin da bambine, discriminate legalmente e soggette al potere patronale dei Mullah e dei maschi. In particolare, lo dedichiamo a quelle 300 donne a cui meno di due anni fa, e’ stato sfigurato il volto con l’acido perché portavano il velo in maniera non conforme al volere degli Hezbollah (No Pasdaran). Per loro – per i loro diritti – l’Occidente dell’appeasement verso l’Iran, NON HA riservato neanche un momento di riflessione.
Questo 8 Marzo lo dedicheremo alla memoria di Neda Soltan – morta mentre manifestava per la libertà dell’Iran – e di Reyḥāneh Jabbāri, impiccata nel 2014 dal regime per essersi difesa davanti ad un tentavo di violenza sessuale da parte di un membro dell’intelligence iraniana. In nome della loro memoria, la femminista Presidente della Camera Boldrini NON HA scelto di rifiutare l’invito a visitare il regime iraniano.
#ConLeDonne iraniane, #PerNonDimenticare