Shirky, nel suo Surplus Cognitivo, sintetizza il pensiero di Dominic Foray sul tema dell'Economia della Conoscenza: per poter trarre vantaggio dalla conoscenza (per poter, quindi, fare innovazione - al RomagnaCamp avevo provato a dire qualcosa) occorre, oltre che fare comunità e abbassare i costi di condivisione, avere chiarezza di esposizione e trasmissione della conoscenza e fare cultura, cioè condividere e coordinare degli assunti.
Edgar Morin, nel suo saggio sui saperi necessari all'educazione del futuro fa riferimento, tra le altre cose, all'insegnamento della conoscenza pertinente e della comprensione. Sulla comprensione Morin dice che bisognerebbe insegnare le regole del dibattito e della comprensione del pensiero altrui.
Cultura e [educazione alla] chiarezza di esposizione e comprensione, quindi: aspetti fondamentali [e non è necessario stare a spiegare il perchè].
Il problema è come fare e quali spazi presidiare. E' fin troppo scontato il ruolo che le scuole dovrebbero avere; ma non è scontato che per scuola noi si debba continuare ad intender i palazzi scolastici.
Gigi Cogo sponsorizza la televisione ricordandoci quello che, a suo tempo, era capace di fare il Maestro Manzi.
Luca De Biase ci segnala altre iniziative.
Il problema è che, come lo stesso Luca De Biase puntualizza, i risultati si vedono a medio termine ma, come invece esorta Gigi, per avere effetti più immediati e più facilmente misurabili, credo si possa agire nei territori: io penso a lezioni di comprensione (i.e. comunicazione) e di ascolto critico (Lorella Zanardo, per fare un esempio, porta con successo in giro - anche nelle scuole - il suo documentario sul Corpo delle Donne).
Con una educazione simile, per quanto sia [parzialmente] contento del messaggio che Michele Santoro ha dato con la messa in onda di Servizio Pubblico, qualcuno avrebbe potuto cambiare subito canale [io mi sono addormentato!] lo scorso Giovedì perchè era palese che l'argomento trattato [la Casta, ancora la Casta!] era solo un mezzuccio per fare ascolti.
Meglio, molto meglio le lezioni di economia di Romano Prodi proposte da La7.