Il presidente dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili, Rosario Ferrara, torna a parlare sulla crisi profonda che sta attraversando il settore rivolgendosi ai sindaci con una lettera in cui fa riferimento all'indispensabile necessità di rendere cantierabili tutti quei programmi, e progettazioni, di piccole opere urbane o territoriali che potrebbero costituire, se non una soluzione, almeno un piccolo rimedio alla crisi delle imprese, generata dalla mancanza di lavoro.
Ferrara si sofferma sul «ritardato pagamento dei lavori eseguiti» che mettono a rischio la sopravvivenza dell'attività delle imprese. «Le nostre imprese - dice - quelle poche rimaste stentano e con difficoltà cercano di rimanere sul mercato. Questo sforzo in assenza di qualsiasi programma di opportunità di lavoro, o di vedere saldati i propri crediti, fra poco non sarà più sostenibile, con l'inevitabile prospettativa della chiusura definitiva». La lettera di Ferrata ha anche l'obiettivo «di fare conoscere alle imprese associate lo stato dell'arte dei Piani integrati di Sviluppo urbano o di Sviluppo territoriale riguardanti opere di arredo urbano, stradali, fognature, i cui decreti furono emessi lo scorso anno, e che la Regione sembra aver sbloccato proprio di recente. «In questo momento così grave ritengo che sia estremamente importante venire a conoscenza di nuove opportunità di lavoro».