Conoscerle per capirle

Da Stefanod
La Pasqua che si avvicina mi fa spesso pensare a quando Eleonora a 3 anni e mezzo entrando per la prima volta dopo un anno esatto nell'albergo dove l'anno prima le avevamo fatto trovare un ovetto di cioccolato sotto il cuscino si  fiondò a cercare sotto il cuscino se anche questa volta ce ne fosse uno. Era passato un anno e della cosa non ne avevamo mai più parlato. La cosa mi sorprese tanto quanto mi sorprendo la mattina quando, se le dico di prendere cappello, guanti e cartella, almeno una delle tre cose verrà verosimilmente dimenticata.
In questi giorni però sto leggendo "Den lärande hjärnan" (tradotto anche in italiano con il titolo: "Il cervello e l'arte di imparare") di Torkel Klingberg che spiega in maniera molto facile come si sviluppa il cervello e come ciò, insieme ad esempio ai geni, allo stress, all'attività fisica ed alle relazioni personali influenzi e si rifletta nell'apprendimento dei bambini. Non per giustificarle quando si fanno ripetere le stesse cose, ma capire meglio cosa succede nelle loro testoline (e nella mia) è molto interessante, ed allo stesso tempo mi ricorda quanto siano grandi le mie responsabilità di genitore. A volte penso che se ci fosse stato un esame da sostenere prima di poter diventare genitori forse mi avrebbero rimandato all'appello successivo un paio di volte...

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