Ci sono cose che non si dicono. Anche se metti su un giochetto mica male come intessere una fitta rete di blog.Non cadrei mai nella fitta rete dell'indiscrezione. Me ne tengo lontano. Ma spesso capita che darei aria a questi miei loop. Come altrimenti chiamarli?
Non si tratta di cambiare o di rimanere me stesso, ma di pendolare su tutte le scale e le loro alterazioni. Misurare le distanze e sentirne i suoni.
Seggo su un'altalena e guardo tutto da un'ebbrezza tutta mia. Un attimo, il cielo dietro di me; un attimo la terra che sorvolo; un attimo, il cielo davanti a me. E intanto scivolo.
