1898… La “fotografia animata” potrebbe “divenire uno strumento molto efficace per chi insegna. Quante generiche descrizioni sarebbero risparmiate nei libri per la gioventù il giorno che in classe si mostrasse come realmente si sono svolti i lavori di un’assemblea legislativa, l’incontro dei capi di Stato dopo che hanno firmato un accordo, la partenza delle truppe o di una squadra navale, e persino il volto mutevole delle città. E tuttavia dovrà passare qualche tempo prima che si possa ricorrere a questo sussidio per l’insegnamento della storia. Bisognerà, infatti, dapprima immagazzinarne i dati pittoreschi ed esterni, e poi esporne i significati storici agli occhi di quanti non ne saranno stati testimoni…“, Boleslaw Matuszewski, Una Nuova Fonte della Storia (Creazione di un deposito di cinematografia storica), tratto da Giovanni Grazzini, La memoria negli occhi. Boleslaw Matuszewski: un pioniere del cinema, edito da Carocci, 1999, Appendici, p. 64, traduzione di G. Grazzini, condotta sul testo datato marzo 1898. Il libro è acquistabile su Amazon e su Libreria Universitaria.
Dimenticato… sconosciuto, per lo più, a storici, conservatori, insegnanti, archivisti, registi, fino a pochi anni fa. La lettura del libro di Grazzini e soprattutto dei testi di Matuszewski è coinvolgente e impressionante, riga dopo riga non fa che aumentare lo stupore in merito alle sue geniali considerazioni e argomentazioni.
Ma non da tutti dimenticato. Nei suoi interventi, lezioni, saggi, Ansano Giannarelli, regista e intellettuale, presidente per tanti anni dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, lo ha sempre e ripetutamente ricordato e fatto conoscere (anche alla sottoscritta). Grazie Ansano!
Segnalo infine un altro importante studio sulla figura di Matuszewski, in francesce, di Magdalena Mazaraki, Boleslaw Matuszewski :photographe et opérateur de cinéma, “1895. Review de l’association francaise de recherche sur l’histoire du cinéma“, 44/2004, pp. 47-65.