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Considerazioni su “La cava della gazza”

Creato il 15 maggio 2012 da Postscriptum

 

Considerazioni su “La cava della gazza”

Il Vero e il Falso sono figli dell’uomo, vivono entrambi dello stesso seme. I più amano il Vero: alla sua ricerca dedicano la vita e ad esso affidano le loro illusioni; gli altri lo conoscono, ma eleggono il Falso, lo dipingono e ad esso si ispirano. Il Reale è cosa ben diversa, infatti proviene dalle cose.”
 
Così ragiona la donna impersonata da Ornella Cappello, ad un certo punto dell’Opera Teatrale “La Cava della Gazza”. L’autore di questa riuscita pièce è Giorgio Occhipinti, per molti anni direttore dell’ Ente Pubblico Ibleo. Non un melange ma una appropriata giustapposizione di elementi, la Cava della Gazza. Ognuno di tali elementi non subisce la deformazione della mistura ma rimane corporeo, quasi materialmente tattile e dunque vivo. Forse in ciò si rinviene il maggior fattore di modernità del Componimento. Occhipinti stesso descrive al meglio la sua opera:

Ricordi della vita infantile e giovanile, trascorsa tra genti contadine; emozioni vissute tra i carrubi, il mare e la campagna pozzallese; immagini popolari di feste religiose fortemente radicate tra gli Iblei; eventi sognati ancora nell’età matura, come sorgente d’acqua fresca e pura che sgorga dalle rocce: tutte queste impressioni fanno da sfondo al tema della Gazza.”

Lo spettacolo teatrale è stato messo in scena Domenica 13 Maggio 2012, sul palco del Teatro Garibaldi di Modica, per mezzo della solita magistrale regia di Giorgio Sparacino, la sua Compagnia Teatro Utopia (Marco Antoci, Pippo Antoci, Gaetano Celestre, Ornella Cappello, Natalina Lotta) e i bravi componenti del Gruppo “Muorika Mia” (pianoforte Maestro Gianluca Abbate, Chitarra Diego Fachin, Fisarmonica Carmelo Cavallo; coro recitante: Annamaria Cerruto, Valeria Giacchi, Salvuccio Melilli, Carmela Migliore, Elena Plachino, Carmelo Spadaro). Un riconoscimento speciale per il suggestivo allestimento scenografico di Bernd Leuchtenberger.


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