Ho visto che vi siete occupati molto del trasporto pubblico di Roma comparandolo con quello di altri paesi.
Ho anche notato che spesso, quando si parla dei problemi che affliggono la città di Roma, si fa riferimeto all’India in modo spregiativo, come un paese sottosviluppato e carente sotto molti punti di vista: sporcizia, qualità della vita, infrastutture, trasporti pubblici.
Sono romano, anche se ora vivo all’estero, e per lavoro mi reco abbastanza frequentemente in India: l’ultima volta è stata questa estate. È vero, questo paese presenta dei problemi enormi, tuttavia vi posso assicurare che vi sono anche enormi progressi. Vi vorrei mostrare il trasporto metropolitano di New Delhi, la capitale dell’India. Le foto sono state scattate a fine luglio e penso che parlino da sole.
Alcune considerazioni:
- La rete metropolitana è di 208 Km, con 156 stazioni su cinque linee (Rossa, Blu, Verde, Gialla, Viola) più la sesta linea arancione per l’aeroporto.
- Le stazioni sono interrate, a livello stradale e sopraelevate.
- La prima linea – la Rossa – è stata inaugurata nel 2004, l’ultima nel 2010. Dieci anni fa non c'era rete, insomma, oggi ci sono oltre 200km
- La linea delle foto è la Viola. La stazione di partenza è quella di Janpath e quella di arrivo è Khan Market.
- Il treno ha l’aria condizionata.
- Il costo del biglietto (un “bottone” giallo munito di micro chip) è di 10 Rupie (circa 15 cent di euro) indipendentemente dalla tratta. Per scongiurare abusivismo il biglietto serve sia per entrare che per uscire.
- Vi è molta sorveglianza, telecamere e agenti di polizia e per entrare bisogna passare il metal detector.
- Le stazioni sono molto pulite e ben tenute.
- Nonostante a livello stradale sopra le stazioni di Janpath e Khan Market si trovino centinaia di poveri, venditori ambulanti, artisti di strada, santoni, fattucchiere e quant'altro, nessuno di questi si azzarda a mendicare o svolgere la propria attività nelle stazioni della metro o sui treni.
Per quello che ho visto la metro di New Delhi mi sembra molto meglio di quella di Roma.
Lettera Firmata