Gli imballaggi costituiscono circa il 30-40% del peso e il 50% del volume di tutti i rifiuti solidi urbani. Ogni italiano, in media, produce annualmente in ambito domestico circa 34 kg di rifiuti da imballaggio, quantità che raddoppia se si considerano i consumi effettuati anche in ambito extra-domestico. L’80% dei rifiuti da imballaggio è costituito da materiale in vetro, plastica e cartone.
Come consumatori è importante intervenire con le nostre scelte di acquisto, ponendo attenzione sia al volume che alla qualità degli imballaggi.I rifiuti infatti rappresentano un costo a carico della società in cui viviamo,e non bisogna dimenticare che le scelte dei consumatori influenzano fortemente le scelte produttive a monte della catena.
Nel 2001 L’Unione Europea definì la Responsabilità Sociale d’Impresa come una azione volontaria:
« integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate. »
(Libro Verde: Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese, Commissione Europea 18/7/2001).
Oggi la situazione delle discariche in Italia è disarmante.
Niente sembra normale.
Quello di Terzigno non è l’unico caso di emergenza rifiuti, la discarica di Malagrotta, in provincia di Roma, è un caso gravissimo di attentato alla salute delle popolazioni del luogo, e che sta lentamento uccidendo una zona meravigliosa e ricca di verde (molti sono i parchi e le riserve nel raggio di 30km).
Ad un certo punto della storia il buono ed il cattivo si incontrano, il cattivo non la smette ed il buono prende e… la riduzione dei rifiuti se la fa da solo.
(dal sito della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti)- Preferisci prodotti con poco imballaggio – Ci sono prodotti in cui gran parte dell’imballaggio è utilizzata per scopi promozionali o di marketing,che è inutile per il consumatore ma che a volte può incidere significativamente sul prezzo.
- Preferisci prodotti concentrati – Diluendo in acqua i prodotti concentrati riduci notevolmente il volume dell’imballaggio e al momento dell’acquisto non paghi il costo dell’acqua, del maggior imballaggio e dei trasporti ad esso associati.
- Preferisci prodotti “formato famiglia” – Sono più convenienti dei prodotti monodose e sono caratterizzati da un volume di imballaggio inferiore per unità di prodotto rispetto alle confezioni più piccole.
- Preferisci prodotti con contenuto ricaricabile – Ogni volta che utilizzi una ricarica (refill) per un prodotto risparmi all’ambiente un imballaggio molto più voluminoso da smaltire, senza contare che questi prodotti sono spesso più economici.
- Scegli imballaggi costituiti da un solo materiale – Un imballaggio costituito da più di un materiale non è differenziabile, anche se i singoli materiali che lo compongono lo sono; per questo è meglio evitare l’acquisto di prodotti con imballaggi multimateriale.
- Non abusare di prodotti “usa e getta” – La cultura dell’”usa e getta” si è molto diffusa nella nostra società, soprattutto per l’apparente economicità e praticità. Non vengono però spesso considerati i costi sociali e gli impatti ambientali correlati a un uso non consapevole di questi prodotti (bicchieri, piatti e posate, rasoi, macchine fotografiche, batterie…). Limitandone l’acquisto a situazioni particolari si riduce notevolmente il volume dei rifiuti prodotti in ambito domestico.
- Per fare la spesa preferisci ai sacchetti di plastica, quelli di carta o ancor meglio di tessuto che potrai utilizzare per molti anni. Ridurrai il numero di sacchetti di plastica in circolazione, che spesso sono tra i rifiuti abbandonati nell’ambiente e che vengono portati dal vento e dal mare in ogni angolo del nostro pianeta.