Per ad oggi, andando a visitare la top dei bestseller su Amazon nei primissimi posti sul podio, vi offrono degli spunti per le vostre prossime letture, anche se devo dire, che molto spesso, ho trovato testi e libri molto belli da leggere, anche lontani dalle vette delle classifiche, detto questo a voi i libri da suggerire, non secondo mio gusto, perchè non li ho letti, ma solo perchè presenti in classifica, ripeto in questo momento, se qualcuno li ha letti e vuole dire e commentare, questo spazio è sempre a disposizione.
1° posto
Un amore su misura
Ellis Garrett è una ragazza che non teme sfide. Insoddisfatta della sua vita è fuggita da New York, lasciando un lavoro prestigioso e un fidanzato ipercritico, per rifugiarsi nella cittadina natale dove ha aperto un negozio dedicato a tutte quelle donne che come lei non rientrano nelle taglie ufficiali. Al Size Me Up le clienti non si sentono strane, ma solo piacevolmente diverse: Ellis infatti è convinta che non sia necessario essere una Barbie taglia 40 per sentirsi felici e che ci si debba godere un pasticcino (o due) ogni tanto, senza troppi sensi di colpa. Ma tutto il suo coraggio si dilegua quando per caso incontra il sexy poliziotto Mike Edwards, vecchio flirt della sorella per cui lei si era presa una strepitosa cotta. Mike non la riconosce, ma è immediatamente attratto dalle sue curve... decisamente pericolose. Più Ellis lo respinge, più lui è deciso a conquistarla, con qualunque mezzo. Che entrambi abbiano trovato la loro taglia perfetta?2° Posto
Un bravo ragazzo
È un pomeriggio d'inverno in una via centrale del quartiere di Fuencarral a Madrid quando Rubén Polo incontra casualmente Blanca, amica dei tempi dell'università. Dieci anni sono passati dall'ultima volta che Polo e Blanca si sono visti, da quella notte in cui un episodio di incredibile violenza e brutalità ha improvvisamente sciolto la rock band di cui entrambi facevano parte assieme agli inseparabili Nacho e Chino e ha messo fine a tutto, alla giovinezza, alla spensieratezza, alla musica.
Quella che inizia come una normale, magari un po' imbarazzata, conversazione tra vecchi amici - Blanca e Chino ora sono una coppia, e Nacho... beh, Polo lo ha incontrato qualche mese prima ed è chiaro che non sta granché bene - si trasforma per Polo nella certezza che quell'episodio vive ancora dentro di lui, che niente può resistere a dieci anni di oblio, che non ci si può sbarazzare del passato come fosse una cicca. Il passato: gli anni Novanta e la miglior band di Malasaña, un gruppo di ragazzi uniti dall'ansia di vivere e dalla musica, i cinque dischi da portarsi su un'isola deserta, da Maxinquaye a Nevermind.
Ma il passato ha anche il suono sinistro di un farmaco, il roipnol, la droga dello stupro. E le attraenti fattezze di Blanca, che tutti chiamavano Chicana, corpo tonico, elastico, i capelli nerissimi e la pelle scura, quasi rossiccia. E di Gabi, la bellissima e biondissima Gabi dagli occhi chiari, che a quei tempi usciva con un idiota fascista ma che ora, dopo essersi ritrovati, ama e vive con Polo in un palazzo borghese con vista su plaza de Olavide.
Da tempo ormai Polo non riesce piú a fare l'amore con Gabi senza essere assalito da un'enorme infelicità, non riesce piú a toccarla senza scoppiare a piangere, senza provare la sensazione di precipitare, paralizzato dalla paura di perderla. Lo psicologo a cui prova ad aggrapparsi dice che si tratta di sintomi, tra i molti possibili, ma Polo sa che prima o poi qualcuno farà domande, e quel passato, quella parola sinistra, quella notte riemergeranno. E con essi riemergerà un'inquietante verità mai confessata, che muterà ancora una volta la vita dei protagonisti.
Javier Gutiérrez ha scritto una storia cruda e di rara intensità che procede come un meccanismo perfetto, trascinando il lettore nelle profondità dell'animo umano. Una storia narrata attraverso l'incanto di una scrittura lucida e infallibile in cui il desiderio e l'eccesso scivolano inesorabilmente nelle oscure regioni del male.
3° In mongolfiera contro un albero
Massimo Gramellini nella Prefazione: «Ma cosa fa, esattamente, un giornalista? Quante volte mi sono sentito rivolgere questa domanda dai lettori. D’ora in poi saprò cosa rispondere: andate a leggervi l’ultimo libro di Luigi Grassia. Era proprio questo il manuale che oltre vent’anni fa, quando mi si aprirono le porte del mestiere, andavo cercando senza fortuna da uno scaffale all’altro. Un libro serio e leggero che mi spiegasse esattamente in cosa consisteva quel lavoro tanto agognato. E che me lo spiegasse non con un saggio ma con un racconto (...). I racconti dei viaggi si alternano alla quiete apparente dei pomeriggi in redazione. Vi basteranno poche pagine per calarvi nella vita del cronista che un giorno stringe la mano alla principessa Victoria di Svezia e quello dopo passa la notte in ufficio a titolare i pezzi altrui. Dopo aver letto il libro di Grassia, forse vedrete in modo diverso anche i giornali. Con la consapevolezza che, nei casi migliori, chi li scrive assomiglia un po’ a lui».Così Domenico Quirico in una recensione: «”Professionista della velleità assoluta”: non ho mai sentito, neppure dai riveriti Maestri del mestiere, una definizione così sinteticamente perfetta, e così paradossalmente lusinghiera, della professione del giornalista. La si legge, con molto altro, che serve acolmarla di cose storie fatti, nel libro che il giornalista della Stampa Luigi Grassia pubblica per De Agostini con un titolo che sarebbe piaciuto a Palazzeschi e a Savinio: In mongolfiera contro un albero. Una scoppiettante autobiografia del Mestiere».