Magazine Libri

Consigli di scrittura – I personaggi

Da Anima Di Carta
Consigli di scrittura – I personaggiI personaggi sono l’anima di un romanzo, l’essenza. Sono molto più importanti della trama perché sono loro stessi a crearla, così come noi creiamo il nostro destino con il nostro modo di essere.
Perché dunque un romanzo sia accattivante occorre creare dei personaggi vivi.
Eppure è molto difficile creare dei personaggi vivi, mentre è facilissimo scivolare negli stereotipi oppure creare belle statue, marionette che dicono ciò che noi gli abbiamo messo in bocca e si muovono come robot.
Quello che si racconta in giro tra gli scrittori - e cioè che ad un certo punto i personaggi cominciano ad agire e a parlare “da soli” - è proprio vero: è come se improvvisamente prendessero vita. Da allora tutto diventa più semplice ed è come se il libro iniziasse a scriversi da solo.
Ma bisogna arrivarci a quel punto…
Anni fa cominciai a scrivere un romanzo. Avevo la testa piena dei consigli dei manuali di scrittura creativa, così iniziai a fare delle schede per ogni personaggio, di quelle che contengono nome, cognome, età e tutte le varie caratteristiche fisiche e non; personalità, esperienze passate, paure, desideri e così via. Riempii fogli e fogli di ognuno di loro, anche perché quel romanzo conteneva moltissimi personaggi. Dopo cominciai a scrivere la storia che avevo in mente, utilizzando questi personaggi, convinta di conoscerli a fondo.
Tempo dopo, rileggendo quanto avevo scritto, rimasi sconcertata. Tutti quei personaggi erano terribilmente statici! Anche se non erano degli stereotipi veri e propri, a volte sembravano quasi la caricatura di loro stessi e i dialoghi erano come morti, rigidi… senza vita. E dunque terribilmente noiosi.
Dunque il mio consiglio è questo: lasciate perdere schede e idee preconcette sui vostri personaggi. Cercate di avvicinarvi a loro come fareste come una persona vera… e utilizzate magari, perché no, delle persone che conoscete per crearli, per renderli più realistici.Quello che conta è diventare grandi osservatori. Andare in giro con un blocchetto per annotare tutte le cose che vi colpiscono: caratteristiche fisiche, gesti, sguardi, come una persona esprime il proprio modo d’essere nei vestiti, nella pettinatura... E anche come le persone parlano e interagiscono, come manifestano rabbie, paure, tensioni.
Per scrivere bisogna essere un po’ psicologi, non basta dipingere i nostri personaggi: bisogna farli vivere.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines