Confesso. Il tripudio di emozioni che provo quando vado a fare spesa è pari solamente al piacere che avverto entrando in un negozio di scarpe, e la felicità che sento riempiendo il bagagliaio della macchina dei sacchetti (riciclabili) della mia spesa assomiglia soltanto alla gioia che sento sfoggiando l’ultimo capospalla della stagione.
Vi sembrerò esagerata? Beh, io vi dico invece che tra qualche mese, quando cioè avrò una cucina e una casa tutta nuova da gestire e da mandare avanti, probabilmente alle scarpe e al capospalla smetterò di pensare definitivamente (ok, non esageriamo… magari per qualche settimana!).
Questo perché, per me, fare la spesa non significa semplicemente riempire la dispensa alla meno peggio con i prodotti finiti o preferiti. Per me, recarmi al supermercato (o dal fruttivendolo, dal macellaio e dal pescivendolo) è un’operazione lunga e complessa, la cui preparazione comincia vario tempo prima.
A casa, infatti, il primo passaggio consiste nello stilare una bella lista della spesa. Evitare lo shopping compulsivo, infatti, è possibile anche al supermercato. Soprattutto, consiglio di non andare mai prima di pranzo o prima di cena. Il languorino allo stomaco, misto agli odori del reparto panetteria e affettati, può spingerci a fare acquisti sbagliati.
La lista della spesa, dicevamo… lunga o corta che sia è fatta solo di prodotti di cui ho realmente bisogno, o di novità che ho veramente voglia di assaggiare. Difficile che io acquisti un nuovo pacco di biscotti, accantonandone uno già aperto e ancora pieno. Spreco di tempo, di cibo, di denaro… No, non fa per me. Non è responsabile (e fa ingrassare!!!!!).
Stilato l’elenco dunque mi reco al negozio. Mercato per la frutta e per la verdura, supermercato per tutto il resto. Non mi fossilizzo mai su un unico punto vendita: mi piace spaziare, variare e sperimentare. A volte, cambio anche in base alle offerte: stando molto attenti ai volantini si può arrivare a risparmiare addirittura un bel 30% su tutta la spesa (e di questi tempi non è poco).
Tra gli scaffali presto moltissima attenzione alle etichette. Prediligo il biologico, evito le merendine preconfezionate, sto attenta alle scadenze e alle promozioni “fasulle”, salto i salumi e mi carico di frutta, verdura, pasta di semola, riso, pane integrale, cereali, marmellate senza zuccheri aggiunti, tisane, latte parzialmente scremato, yogurt bianchi 0,1%, barrette al muesli, frutta secca e legumi.
Alla cassa? Mio marito dice sempre che come risparmio io, nessuno…