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Consigli per investire nel 2012

Creato il 06 gennaio 2012 da Apietrarota

Il 2012 sarà senza dubbio un anno molto interessante dal punto di vista dell’economia mondiale e dei relativi investimenti sia a livello ditrading online che di trading tradizionale.

L’anno appena conclusosi è stato caratterizzato da due problemi principali – la crisi di debito sovrano che ha colpito l’euro zona e il rallentamento economico della Cina – che sicurmente continueranno ad inflenzare in modo piuttosto drammatico il contesto dei mercati finanziari anche nell’anno nuovo. Alcuni analisti ritengono che l’UE potrebbe addirittura non esistere più da qui a 12 mesi mentre la maggioranza ne prevede la sopravvivenza ma al prezzo di cambiamenti radicali.

Consigli per investire nel 2012
L’ultimo positivo dato PMI sul settore manifatturiero cinese avrebbe allentato la tensione tra tutti quegli investitori che temevano una fine d’anno disastrosa per il colosso asiatico; sembra però impossibile superare qualsiasi tensione finchè non sarà definitivamente scongiurata la recessione economica dell’euro zona causata dall’imperante crisi debitoria.

Confrontando gli ultimi dati sulla disoccupazione in Spagna e Germania è possibile farsi un’idea sulle profonde differenze tra alcuni dei maggiori Paesi membri dell’UE in termini di salute economica, per non parlare del divario che intercorre tra le grandi e le piccole nazioni.

Inoltre è molto probabile che la politica continuerà ad adombrare i mercati finanziari con la sua influenza, considerando che si prospettano nuove elezioni in Cina a gennaio, in Russia a marzo, in Francia in aprile e negli Stati Uniti in novembre.

Sarà difficile per gli investitori trovare porti sicuri e al momento sembra ancora essere il dollaro americano a primeggiare tra i cosidetti beni rifugio, a patto che Democratici e Repubblicani riescano a contenere i loro continui battibecchi su questioni fondamentali. Nel mercato forex troviamo sempre anche il franco svizzero, un altro investimento rifugio che ha riscosso molto successo nell’anno passato.

Nonostante il pessimismo diffuso, la caduta dei prezzi delle azioni nella seconda metà del 2011 ha fatto sì che molte azioni siano ora sottovalutate e alcuni analisti riconoscono in questa situazione le potenzialità per buoni guadagni nel 2012 – ovviamente se le scelte finanziarie saranno accurate. In generale gli analisti azionari prevedono che i titoli di società inglesi e americane saranno investimenti più sicuri rispetto a quelli delle società del Vecchio Continente e del Giappone – chiaramente con le dovute eccezioni. Come consiglio generale gli investitori dovrebbero concentrasi sui rendimenti e le azioni ad alta qualità.

Diamo uno sguardo nel dettaglio ad ogni settore. Consideriamo per esempio i maggiori distributori di alimentari ortofrutticoli nel Regno Unito: al momento sono più appetibili le azioni di supermercati emergenti come WM Morrisons rispetto a quelle di Tesco, la cui rapida espansione in nuovi mercati ne ha rallentato la crescita. Se invece prendiamo in considerazione le grandi società farmaceutiche, la GlaxoSmithKline sembra essere un investimento più sicuro rispetto a AstraZeneca, quest’ultima infatti deve mettere in conto nel 2012 la scadenza di uno dei suoi principali brevetti, Seroquel.

Nel contesto dei mercati emergenti la Tata Motors in India rappresenta un buon investimento in seguito ad un aumento delle vendite pari al 22% per il mese di dicembre 2011 comparato a quello dell’anno precedente. La continua crescita della classe media indiana è una base sicura su cui puntare a sempre maggiori vendite di automobili; la Ford ha infatti appena annunciato che prevede un investimento di 142 milioni di sterline per il rinnovo del suo impianto di Chennai. Si ritiene che entro il 2020 l’India diventerà il più grnade mercato automobilistico al mondo.

Anche Nissan, che è il terzo produttore di automobili nipponico, potrebbe raggiungere buoni risultati nel 2012. Le vendite in India su base annuale sono infatti aumentate a dicembre del 44% e la fabbrica di Sunderland in Inghilterra ha registrato il record di produzione annuale, attestandosi così il titolo di primo esportatore di automobili del Regno Unito.

Come potete notare dalla quantità di avvertimenti utilizzati in questo articolo, il 2012 si prospetta come un altro anno ricco di “se” e “ma” e quindi è importante che gli investimenti siano fatti con prudenza, ma non troppa.

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