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Consigli per la scrittura di Laura Gay: Lezione #3 - LO SHOW DON'T TELL!

Creato il 17 giugno 2015 da Blog
Consigli per la scrittura di Laura Gay: Lezione #3 - LO SHOW DON'T TELL!Pronti a scoprire cos'è lo SHOW DON'T TELL? Leggete la nuova lezione di scrittura creativa di Laura Gay e apprendete questa regola fondamentale!
Consigli per la scrittura di Laura Gay: Lezione #3 - LO SHOW DON'T TELL!
 Lezione 3
La scorsa settimana vi avevo menzionato una delle principali tecniche narrative utilizzate nella scrittura contemporanea, lo show don’t tell. Oggi riprenderò l’argomento perché si tratta di una parte fondamentale e indispensabile per chiunque voglia diventare un vero scrittore.Cos’è lo show don’t tell? Tradotta in italiano questa frase significa semplicemente: “mostra, non raccontare”. Uno degli errori più ricorrenti di uno scrittore al suo esordio è proprio quello di tendere a narrare i fatti, invece di mostrarli. Vi chiederete: cosa c’è di sbagliato in questo? Ebbene, il rischio è quello di annoiare chi legge, scoraggiandolo dal proseguire la lettura del nostro libro.Provate a immaginare cosa accadrebbe se gli attori di un film, invece di recitare in maniera realistica e coinvolgente, si limitassero a raccontarvi la storia che devono rappresentare. Dopo un paio di minuti perderemmo interesse e la nostra mente inizierebbe a vagare. In poche parole, saremmo sommersi dalla noia.In un romanzo è la stessa cosa. Per tenere viva l’attenzione del nostro lettore dobbiamo mostrargli ciò che accade, non raccontarlo. Fargli vivere la vicenda come se fosse uno dei personaggi e non qualcuno di esterno che si limita ad “ascoltare” una storia.È qui che entra in gioco lo show don’t tell. In che modo? Partiamo con un esempio:
Aldo era un povero vecchio. Il più vecchio di tutta la combriccola del bar, anche se era ancora piuttosto arzillo.
Ecco, questo è un chiaro esempio di raccontato. Facciamo sapere al lettore che Aldo è una persona anziana, anzi la più anziana del gruppo. In pratica imponiamo a chi legge fatti e caratteristiche generiche, col rischio di non catturare la sua attenzione. Ma… e se provassimo a mostrare com’è Aldo? Non sarebbe più intrigante? Proviamo allora così:
Aldo entrò nel bar sorreggendosi al bastone, il passo leggermente malfermo. Si passò una mano sulla testa canuta e rivolse agli amici un sorriso senza denti. – Ehi, vecchi ubriaconi! – disse trascinandosi fino al tavolo.
Che ne dite? Non va meglio? Invece di raccontare al lettore che Aldo è vecchio, glielo abbiamo mostrato. Il concetto non vi è ancora chiaro? Proviamo con un altro esempio, allora:
Stefano si portò una mano alla fronte e si asciugò le gocce di sudore che gli scendevano giù per il viso arrossato. Nel farlo, si sfiorò i capelli: erano fradici. Avrebbe avuto bisogno di una bella doccia. Forse anche due. – Tony, che ne dici di una birretta ghiacciata? Si soffoca!   Invece di dire che Stefano ha caldo ed è sudato, abbiamo cercato di farlo “vedere” a chi legge: la mano che va alla fronte e si deterge il sudore, il viso arrossato, i capelli bagnati… sono tutti indizi che ci portano a una sola conclusione: Stefano sta morendo di caldo. Possiamo quindi concludere che mostrare vuol dire calare il lettore all’interno della storia, con dettagli concreti e dinamici. Non si tratta di “subirla”, ma “viverla”. Il tutto diventa così più coinvolgente. Ci spinge a volerne sapere di più e a concentrarci più a fondo sulla vicenda.Un’altra cosa da notare nel nostro esempio è che i dettagli non ci arrivano dall’alto, bensì dal personaggio stesso. È Stefano che agisce: si passa la mano sulla fronte e sui capelli, nota che sono bagnati e pensa di aver bisogno di una doccia. Questo è un altro dettaglio importante: mai imporre le cose da un punto di vista esterno. Noterete inoltre che a un certo punto c’è un dialogo. Non è messo lì a caso, serve per chiarire il concetto e tenere alta l’attenzione del nostro lettore.Fin qui tutto chiaro? Tranquilli, torneremo su questo concetto per farvelo assimilare bene. Per il momento vi suggerisco di provare a scrivere una scena, prima raccontandola e poi mostrandola, così da memorizzare bene le differenze. La prossima settimana parleremo di descrizioni, sempre utilizzando la tecnica dello show don’t tell. Siete pronti? Al prossimo appuntamento, allora!
NB.: Se avete delle domande commentate la Lezione e Laura vi darà delucidazioni! Lezioni:Lezione 1: La grammatica
Lezione 2: L'infodump
Lezione 3: LO SHOW DON'T TELL + a seguire
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