Il lavoro di un grafico non si ferma alla sola realizzazione del design virtuale di un prodotto, un progetto o un elaborato editoriale.
Un buon Grafico, infatti, quando progetta per l'editoria classica deve pensare ad una serie di accorgimenti che investono altre lavorazioni e non solo quelle di fronte ad uno schermo!
Questi fattori sono, ad esempio, la scelta della carta, che potrà cambiare drasticamente l'effetto visivo del prodotto finale oppure, la procedura che rischia ogni volta di far cadere le teste di noi poveri grafici, che è quella della STAMPA TIPOGRAFICA.
Oggi mi piacerebbe fornire dei consigli utili sulla stampa tipografica, che magari saranno straconosciuti ai più, ma che potrebbero esser d'aiuto a molti!
CONSIGLIO #1
La stampa tipografica utilizza un "profilo colore" in QUADRICROMIA. Questo significa che tutti i colori dei nostri lavori devono essere "convertiti" in CMYK (Cyano/azzurro - Magenta/rosa acceso - Yellow/giallo - Key black/nero).
Se utilizziamo un colore PANTONE, diverso dal CMYK, allora lo segnaleremo a chi eseguirà la stampa.
CONSIGLIO #2
Siccome non tutti i computer possiedono in memoria tutte le fonts disponibili, è fondamentale che tutti i testi presenti nel vostro documento/progetto siano convertiti in tracciati!
CONSIGLIO #3
Se avete delle immagini nel documento e queste non sono in vettoriale, assicuratevi che queste abbiano una risoluzione di almeno 300 dpi; ciò vi permetterà di non ritrovarvi alla stampa con immagini sgranate ed annessa rabbia del "boss" o del cliente!
CONSIGLIO #4
Quando utilizziamo un programma per la grafica, qualsiasi esso sia, possiamo esportarlo in un file .pdf, che secondo tutti gli addetti ai lavori, è il formato ottimale per la stampa. Il file .pdf, salvato correttamente, mantiene in pancia tutte le caratteristiche del file esecutivo (se abbiamo usato photoshop, illustrator, indesign, ecc). Se siamo disperati, possiamo però anche stampare in .jpg (assolutamente da rispettare il consiglio #3) o in .tiff, .eps.
La maggior parte delle tipografie, comunque, non disdegnano i file che io chiamo esecutivi come .ai, .indd, e via di seguito!
CONSIGLIO #5
Occhio ai REFUSI: quando lavoriamo ad un progetto, la nostra si abitua al tutto, pertanto potrebbe capitare che alcuni errori non vengano notati. In prossimità di elaborati che hanno del testo (più o meno corposo) il consiglio che posso darvi è quello di ovviamente rileggerlo più e più volte ad alta voce, oppure far leggere il tutto ad una persona che non ha mai visto il vostro progetto. I refusi (gli errori ortografici e grammaticali) si annidano ovunque!!! E perderete professionalità e soldi se, ad esempio, stampate 1000 copie di un flyer con su scritto "MARTDI 10 APILE"…
CONSIGLIO #6
Per quanto sia "figo" e professionale, quando realizzate un elaborato editoriale, vi consiglio di evitare di inserire i vari "crocini", "indicatori di taglio", "barre di calibrazione", "segni di registro" , ecc... Spesso in tipografia, più copie dello stesso progetto vengono posizionate in fogli macchina standard, e se abbiamo calcolato un tot di copie da inserire su un "foglio macchina" questi "segni" occuperebbero spazio sfruttabile dalla stampa!
CONSIGLIO #7
Di fronte alla stampa di un file più complesso come un pieghevole, una cartellina, un libretto, ecc. vi consiglio di mettervi in contatto con chi realizzerà la stampa. Diversamente, se decidete di stampare online (pixartprinting.it o flyeralarm.it ad esempio) vi sarà permesso di scaricare il template con dimensioni, pieghe e varie già a misura.
CONSIGLIO #8
In ultima posizione dei miei consigli, ma non meno importante, è l'argomento ABBONDAGGI.
Quando la grafica o le immagini del prodotto finale arrivano fino al bordo (al vivo) è importante che ci sia un margine in più che verrà rifilato successivamente. Proprio per questo è necessario, per la maggior parte dei lavori, inserire circa 1 mm di abbordaggio per lato, mentre per i grandi formati consiglio 5 mm e poco più per lato.
Ad esempio, se un biglietto da visita ha dimensioni 90x50 il file con abbondaggio sarà 92x52.
La stampa tipografica è ancora molto utilizzata, anche se le nuove tecnologie (smartphone, tablet e e-book reader) stanno cercando di utilizzarla sempre meno, sia per la crescente comodità nell'utilizzo e sia per l'ecosostenibilità sempre più ricercata...