Consiglio comunale, approvato il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo

Dopo le precedenti due sedute interamente dedicate (una per il versante nord da Birgi a Sappusi, l’altra per il versante sud da Sappusi ai confini con Petrosino) alla visione e all’esame delle cartografie allegate alla proposta di delibera, il Consiglio Comunale di Marsala ha approvato, al termine di una seduta “fiume” il Piano di utilizzo del demanio marittimo del Comune.

Lo strumento regolamenta una ventina di chilometri di coste, dai confini con Trapani fino a Petrosino, con interfaccia tutto il territorio comunale, e che - come ha sottolineato l’assessore Benny Musillami, presente ai lavori assieme all’assessore alle Attività Produttive Oreste Alagna e al funzionario del Settore Lavori Pubblici ing. Giuseppe Valenti - si propone di dare ordine alle coste, incrementare le attività commerciali, i flussi turistici e la fruizione delle stesse spiagge da parte di residenti e turisti.
Il Consiglio Comunale, presenti 16 consiglieri su 30, ha prima modificato l’atto deliberativo proposto dall’Amministrazione Comunale approvando una decina di emendamenti per interventi sia soppressivi che aggiuntivi e modificativi lungo il litorale nord e sud pervenuti in questi giorni al fine di migliorare le previsioni del piano, e poi ha votato all’unanimità, con 16 voti favorevoli, l’intero piano di utilizzo del demanio marittimo, che dovrà adesso passare all’esame dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente.
Da segnalare che i lavori consiliari sono stati caratterizzati, all’inizio, da tutta una serie di comunicazioni da parte del presidente Vincenzo Sturiano e dei consiglieri Ginetta Ingrassia, Salvatore Di Girolamo, Antonino Augugliaro, Giuseppe Carnese, Giuseppe Fazzino, Nicola Fici, Enzo Russo, Giuseppe Milazzo, Gregorio Saladino, Michele Gandolfo, Rosanna Genna, Arturo Galfano, Alfonso Marrone e Walter Alagna per esprimere sdegno per il vile attentato di domenica mattina a Roma e piena solidarietà per i due carabinieri feriti.
Parecchi gli interventi su altri argomenti. Eccoli in estrema sintesi.
Il consigliere Ingrassia ha sottolineato la soddisfazione dell’UDC marsalese per la nomina a ministro del Governo Letta del senatore siciliano Giampiero D’Alia.
Carnese ha lamentato che la Commissione Urbanistica non si riunisce più da tempo per la mancanza di un segretario verbalizzante e che in città aumentano sempre più i contenziosi tra cittadini e comune per danni originati dallo stato pietoso in cui versano le strade.
Augugliaro ha informato che è stato pubblicato sulla Gazzetta il decreto sulle “quote tonno” e che non è stato recepito quanto proposto nelle scorse settimane dall’Amministrazione comunale marsalese.
Di Girolamo ha lamentato il divieto di sosta con rimozione auto introdotto nottetempo in prossimità del Monumento ai Mille e che ha portato all’immediata elevazione di contravvenzioni a cittadini che non avevano notato il segnale. Fazzino e Russo hanno denunciato ancora una volta la mancanza di bagni pubblici nel centro storico per i turisti, e la presenza di feci di animali lungo le strade cittadine.
Galfano e Genna hanno espresso solidarietà al vigile urbano aggredito giorni addietro in Via Garibaldi da parte di un cittadino e la Genna ha chiesto di prevedere fondi in bilancio per il Comando Vigili Urbani in quanto non è possibile che non vi sia più una figura di categoria “D” che possa sostituire, in caso di bisogno, il comandante Menfi.
Gandolfo ha lamentato il fatto che siamo alla fine di aprile ed il bilancio non è stato ancora trasmesso al Consiglio con l’Amministrazione Comunale che continua a sperperare somme ingenti per realizzare, ad esempio, i Giardini di Porta Nuova, organizzare il Giornalismo d’Inchiesta, ricollocare il Palavetro quando il Palasport, invece, resta ancora chiuso, e via di seguito.
Marrone ha sollecitato la collocazione di specchi parabolici dove necessari e Walter Alagna, infine, ha chiesto che fine ha fatto il bilancio, perché l’Amministrazione Comunale non sollecita il finanziamento dei cantieri scuola per dare un po’ di ossigeno ai disoccupati e che l’argomento “interrogazioni” venga trattato almeno una volta al mese durante i lavori del Consiglio.