Per non accumulare troppe cose, oggi mi dedico alla recensione della prima stagione di Constantine, ispirata al fumetto della Dc e trasmessa in America dalla NBC. Probabilmente Constantine è stata la serie tv più sottovalutata di tutta la stagione autunnale, anche dai suoi stessi sceneggiatori, che avevano a disposizione un cast veramente interessante e un personaggio che avrebbe potuto spaccare di brutto, ma che hanno usato solo fino a un certo punto. Il futuro della serie è attualmente incerto, ma c’è anche da dire che la stessa NBC poteva impegnarsi un po’ di più, perché sembra che Constantine sia l’unico personaggio tratto da un fumetto a non riscuotere successo…sembra.
Dimenticatevi lo sconcio film con Keanuu Reeves, nel quale l’esorcista era accompagnato da un imberbe Shia Labeouf, e dove un cancro ai polmoni gli aveva promesso poco da vivere (da qui tutta la tiritera anti-fumo) e un posto prenotato all’inferno per aver tentato il suicidio da giovane. Il Constantine della serie tv si avvicina molto di più a quello fumettistico, anche grazie al volto di Matt Ryan, che rida all’esorcista il suo consueto tono british. Sentirlo recitare evidenziando l’accento inglese, a discapito del resto del cast che parla americano, è qualcosa di eccezionale e viene quasi naturale dire insieme a lui Bloody Demon o Bloody Money o Bloody qualsiasi altra cosa. Il fatto che Constantine non sia sulla via per l’inferno grazie a un tentato suicidio, ma al fatto di non aver salvato la piccola Astra posseduta da un demone, poi ci riporta direttamente alle pagine del fumetto. Insomma, il Constantine di questa serie è in tutto uguale a quello dei fumetti, mentre quello del film non ci azzeccava proprio nulla di nulla. Prima della messa in onda, però, la rete aveva comunicato che Constantine non avrebbe fumato e tutti si sono, giustamente, scandalizzati…in realtà anche nella serie l’esorcista fuma, o meglio accende e spegne sigarette, anche se non si vede mai che faccia qualche tiro di tanto in tanto…ma ci basta questo.
Comunque…John Constantine è un’esorcista, demonologo e mago che a un certo punto viene incaricato da un angelo, Manny, di scoprire perché l’Oscurità stia diventando più forte. In ogni puntata John affronta demoni, satanisti o roba varia i cui poteri vengono amplificati dalla Rising Darkness, fino a scoprire che dietro tutto questo c’è la Brujeria: una setta di super stregoni eliminata un migliaio d’anni prima da Dio in persona e che dopo essersi celata per anni è tornata per aprire i cancelli che separano l’Inferno dal mondo dei viventi. Insieme a lui c’è Chas, amico e tassista con svariate “vite” da consumare, e Zed, chiaroveggente dall’oscuro passato.
I temi trattati sono accattivanti e le puntate sanno ancora dare qualche brivido di tanto in tanto, quello che non va, però, è che la storia sembra non smuoversi mai da lì. Insomma, hai solo 13 episodi e dopo poco inizia a girare voce che forse non ti rinnova per una seconda stagione, allora perché non acceleri le cose? Perché la tiri alle lunghe e rischi di non dare una conclusione alla storia? Sei forse uno stronzo? Probabilmente sì. Comunque alla fine – ecco che arriva il super spoiler degli spoiler – scopriamo (almeno così sembra) che la Brujeria abbia qualcuno che muove i loro fili, ovvero Manny, l’angelo che aiuta John…occhi sbarrati, bava alla bocca…ma se non fanno una stagione 2 io rischio di volare in America per uccidere qualcuno o di fare come Sheldon Cooper e chiamare gli sceneggiatori per farmi dire come sarebbe andata a finire. La NBC, comunque, non ha rinnovato Constantine, ma pare che la serie possa essere acquistata da Syfy (Dio mio, no!) e proseguire per un’altra stagione sotto il nuovo titolo Hellbrazer (quello del fumetto, appunto). Staremo a vedere e speriamo che Syfy riesca a fare un lavoro decente per una volta…