- La Consulenza Individuale
quando serve: capita che molte persone si sentano incomprensibilmente preda di un profondo disagio, spesso accompagnato da sintomi fisici e psicologici, oppure a seguito di un evento drammatico occorso nella propria esistenza ci si comincia ad interrogare su se stessi e sulla propria serenità.
quale obiettivo si raggiunge: una breve restituzione da parte dello psicologo su ciò che il paziente ha riferito durante il colloquio
come si svolge: è un colloquio di 45 minuti in cui la persona può raccontarsi e spiegare quale sia l’aspetto principale del suo disagio che lo preoccupa e l’ha spinto a contattare lo psicologo. Lo psicologo farà alcune domande per comprendere meglio la situazione. Alla fine del colloquio lo psicologo riferirà al paziente il risultato di quel incontro ,dando una sua rappresentazione di cosa stia avvenendo al paziente sulla base degli elementi emersi durante il colloquio.
da considerare:
· è importante capire che lo psicologo non da consigli o suggerimenti su come il paziente deve comportarsi nella sua vita
· lo psicologo non fa oroscopi o legge la mano: un solo colloquio non può essere sufficiente quando siano presenti disagi profondi
· se lo psicologo insieme al paziente valuta che le esigenze del paziente richiedano un tipo di intervento differente ( psichiatra, neurologo, medicina non tradizionale o uno psicologo di orientamento teorico diverso), lo psicologo è tenuto ad indicare al paziente il nominativo di un altro specialista
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- I Colloqui esplorativi con la persona
quando serve: per approfondire alcune tematiche emerse nella prima consulenza e valutare la situazione di attuale disagio in cui la persona si trova
quale obiettivo si raggiunge : alla fine dei colloqui lo psicologo darà una restituzione al paziente di ciò che è risultato dagli approfondimenti sulle problematiche riportate ed un’ipotesi sugli obiettivi da raggiungere
come si svolge : a seguito della prima consulenza si concordano insieme 3 o 4 colloqui in cui si approfondiranno le varie dimensioni ed aspetti del paziente, senza ricorrere ad interrogatori, ma concedendo ad ogni persona i suoi tempi e lasciando la libertà di riferire in seduta ciò che la persona sente più importante e più vicino al proprio disagio.
Nell’ultimo incontro lo psicologo si concederà parte della seduta per dare una restituzione di quali siano alcuni dei meccanismi di funzionamento del paziente, emersi a seguito dei colloqui precedenti. Al termine si valuteranno degli obiettivi ed un’ipotesi di lavoro qualora nasca l’esigenza per proseguire insieme al paziente un percorso di sostegno, altrimenti il lavoro con lo psicologo si conclude qui.
da considerare:
· questo tipo di percorso permette al paziente di rendersi conto di alcuni meccanismi personali di funzionamento che a volte può essere sufficiente per capire nodi importanti legati al proprio disagio. Quindi non tutti decidono di proseguire nel lavoro di sostegno individuale perché non tutti ne hanno bisogno o hanno la motivazione per intraprendere un lavoro a lungo termine
· avere la possibilità di frequentare lo psicologo per 3 o 4 incontri è un modo per dare l’opportunità al paziente di conoscere lo stile di intervento dello psicologo e scoprire se si trova a suo agio con quel determinato specialista o meno: la scelta dello psicologo è molto importante e va fatta con cura da parte del paziente, “non tutti vanno bene per tutti!”
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- Il Sostegno psicologico individuale
quando serve : se il disagio che la persona sperimenta è tale e profondo da richiedere un percorso di sostegno che permetta di cominciare a scoprire i meccanismi psicologici che portano alla sofferenza ed imparare a conoscerli e gestirli
quale obiettivo si raggiunge : miglioramento del proprio disagio, strumenti e competenze per riuscire ad affrontare autonomamente le proprie difficoltà attuali e future
come si svolge : a seguito della prima consulenza e del ciclo di colloqui esplorativi, valutata l’esigenza di un percorso di sostegno, lo psicologo concorda con il paziente l’inizio del lavoro insieme che consiste in una seduta settimanale di 45 minuti, in cui si affronteranno molti dei temi emersi nel lavoro precedente e si approfondiranno le modalità relazionali, i conflitti ed il disagio psicologico che il paziente porta ogni settimana. Il percorso di sostegno psicologico termina nel momento in cui insieme , psicologo e paziente, valutano soddisfatti gli obiettivi principali prefissati, ridotto il disagio individuale e raggiunta una maggiore consapevolezza riguardo le modalità dinamiche del paziente.
da considerare:
· la durata del percorso di sostegno psicologico non è standard: alcune persone hanno bisogno di più tempo, altre sono soddisfatte anche di risultati inferiori, tuttavia la tempistica difficilmente scende sotto i 3 mesi di colloqui con lo psicologo
· molte persone hanno paura di iniziare un lavoro di approfondimento a lungo termine, con lo psicologo, sostenendo di temere di sviluppare una dipendenza dallo psicologo stesso: questo non è uno degli obiettivi del percorso di sostegno psicologico, se avvenisse si affronterebbe come argomento durante le sedute
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