Giornata intensissima per Giorgio Napolitano oggi con le consultazioni per dare un nuovo governo al Paese. È di poco fa il commento rilasciato da Silvio Berlusconi ai giornali: “Daremo il massimo appoggio al nuovo governo. Servirà un premier per uscire da questa situazione di stallo e di emergenza”. Un commento del tutto laconico, che tuttavia mostra il bisogno di trovare quanto prima un “governo forte e duraturo”. Dalle recenti considerazioni rilasciate ai microfoni dai parlamentari delle diverse coalizioni politiche, si evince chiaramente l’idea di aver ceduto in questi giorni al Presidente Napolitano un’autentica “cambiale in bianco”, ovvero l’occasione per scegliere a tutto campo la formazione del nuovo governo. Un’occasione nata dalla grande responsabilità che nella giornata di ieri lo stesso Napolitano ha preteso alla Camera.
Sul versante del Pd, invece, è particolarmente significativa la dichiarazione rilasciata ai microfoni dello Speciale di TgLa7 da Umberto Ranieri: “Dalla direzione non è uscita nessuna indicazione. Io mi sono sentito di suggerire Renzi, ma il premier lo indicherà Napolitano”. Insomma, si ha il timore nel Partito Democratico di un’ennesima raffica di nomi, com’è accaduto in questi giorni per il Quirinale. Il nome di Renzi, tuttavia, è sembrato da subito poco probabile, giacché i nominativi più papabili risulterebbero Amato ed Enrico Letta.
La Lega con Maroni ha dato un giudizio forte: “Siamo all’opposizione. No ad Amato e Monti”, mentre il Movimento 5 Stelel di Beppe Grillo ha commentato, dicendo: “Abbiamo detto al Presidente che a causa della modalità della sua elezione rischia di essere considerato un uomo di parte, e lui si è impegnato a dimostrare che sarà una figura di garanzia per tutti.
Un Movimento 5 Stelle che ha annunciato di essere un’opposizione seria, rivolta a valutare le varie riforme una ad una, e non in un insieme informe. La Lega ha così aggiunto di voler garantire la ricchezza sul territorio, facendo sì che il Nord non divenga la cassa da dissanguare per il resto del Paese.
Nessuna proposta è invece derivata da Scelta civica, se non la necessità di ricercare un governo serio volto a difendere le riforme indicate dal Presidente e dall’Unione Europea.
Sinistra Ecologia e Libertà di Nichi Vendola non vuole assolutamente un governissimo, pretendendo che il Pdl – a sua detta, colpevole dell’attuale sfascio – non prenda parte da protagonista nel nuovo governo. Commento di Orfini del Pd: “Il partito deve ritrovare l’unità”. Un’unità che passi attraverso il sostegno istituzionale a Giorgio Napolitano, contro una “spaccatura plastica” del Pd.
Sinistra Ecologia e Libertà di Nichi Vendola non vuole assolutamente un governissimo, pretendendo che il Pdl – a sua detta, colpevole dell’attuale sfascio – non prenda parte da protagonista nel nuovo governo. Commento di Orfini del Pd: “Il partito deve ritrovare l’unità”. Un’unità che passi attraverso il sostegno istituzionale a Giorgio Napolitano, contro una “spaccatura plastica” del Pd.
Le parole del Partito Democratico, parole tanto attese, giacché l’ultima delegazione ricevuta dal Presidente in questa lunga giornata di consultazioni, sembra che debbano attendere ancora un po’. Qualcuno prevede che addirittura si saprà qualcosa in merito soltanto domattina, e sono già numerose le indiscrezioni che impazzano in questa lunga attesa. Per ora possiamo solamente affermare che il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, ha rassegnato in giornata le proprie dimissioni dal ruolo di guida del partito di Centrosinistra.
Articolo di Stefano Boscolo.
Foto European Parliament, licenza creative commons