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Contare con le dita. Uno sguardo transculturale

Creato il 04 aprile 2012 da Leragazze

Ho letto un interessante articolo di un professore della facoltà di Economia dell’università di Osaka sui diversi modi di contare con le dita a seconda dell’area geografia, dell’etnia, della cultura e del periodo storico.

C’è chi esprime il numero 1 col pollice, chi con l’indice, chi col mignolo destro e chi con quello sinistro; chi parte con la mano chiusa, chi con la mano aperta. Secondo l’autore quest’ultima differenza potrebbe essere legata al clima: chi vive in paesi freddi tiene inizialmente la mano chiusa, chi sta in zone calde si comporta al contrario.

Ma facciamo alcuni esempi.

Noi Italiani, così come i Tedeschi e i Francesi, iniziamo a contare dal pollice destro, come si vede nella foto seguente.

Contare con le dita. Uno sguardo transculturale

Italia Francia Germania

Anche i Giapponesi cominciano dal pollice, ma fanno esattamente il contrario: non lo estendono bensì lo piegano e i numeri successivi si indicano abbassando via via un dito dopo l’altro sopra di esso. Dunque iniziano con la mano aperta e la chiudono andando avanti con la conta. Se provate a posizionare le dita per indicare il 3, vi renderete conto di quanto sia complicato, ma ovviamente i giapponesi si abituano a farlo fin da bambini e quindi per loro è un’operazione banale.

Contare con le dita. Uno sguardo transculturale

Giappone

I Cinesi iniziano invece con l’indice e procedono aprendo la mano.

Contare con le dita. Uno sguardo transculturale

Cina

Ma quel che è interessante è che contano fino a 10 con una sola mano, tenendola in posizioni che per noi occidentali hanno tutt’altro significato. Anche i Masai lo fanno, ma pongono le dita in modi del tutto diversi dai Cinesi.

Contare con le dita. Uno sguardo transculturale

Cina

In tutt’altro modo contano i Filippini che iniziano alzando il mignolo e via via tutti gli altri.

Contare con le dita. Uno sguardo transculturale

Filippine

La modalità più oscura, ma anche più complicata è quella adottata in India, Pakistan e Bangladesh: il ruolo principale ce l’ha il pollice che regola la conta muovendosi sulle tre falangi dell’indice.

Contare con le dita. Uno sguardo transculturale

India Pakistan Bangladesh

Ci sono notizie sul modo di contare con le dita anche nell’antica Roma. Non solo iniziavano con la mano aperta, abbassando prima il mignolo e poi le altre dita, ma utilizzavano la mano sinistra. Anche in questo caso sono movimenti complicati e lo pensano anche le popolazioni dell’Africa occidentale che contano nello stesso modo e quando devono piegare il mignolo sinistro per indicare 1 usano l’indice della mano destra per aiutarsi. Forse facevano così anche i Romani, chissà.

Contare con le dita. Uno sguardo transculturale

Roma antica

Infine, ci sono in Africa delle tribù che hanno adottato il sistema di conta a base 20, forse perché, ipotizza l’autore dell’articolo, stando abitualmente a piedi nudi hanno la possibilità di usare anche le dita dei piedi.



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