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Contatto cosmico fra creature intelligenti – CARL SAGAN

Creato il 09 aprile 2013 da Thoth @thoth14
Contatto cosmico fra creature intelligenti – CARL SAGAN

Carl Sagan

“(…) Nella Via Lattea, la nostra galassia, ci sono duecentocinquanta miliardi di soli. Ci sono miliardi di altre galassie nei cieli. Forse metà di queste stelle possiedono pianeti a distanze biologiche adatte dal rispettivo sole centrale. Le molecole degli elementi chimici, necessari all’inizio della vita, sono quelle che più abbondano nell’Universo. Qualcosa di simile ai processi che, sulla Terra, hanno portato alla nascita dell’uomo deve essersi verificato miliardi di altre volte nella storia della nostra galassia. Devono esistere altri esseri, che vivono su pianeti di altre stelle.(…) Ma anche se non possiamo aspettarci esseri umani, possiamo però aspettarci esseri, organismi funzionalmente non molto dissimili da noi. Siccome ci sono stelle della seconda e della terza generazione che sono molto più vecchie del nostro sole, io credo che debbano esserci molti luoghi nella nostra galassia che ospitano esseri molto più progrediti di noi nelle scienze e nella tecnologia, nella politica, nell’etica, nella poesia, nella musica (…).”

Brano tratto dal libro CONTATTO COSMICO di Carl Sagan

Carl Sagan (1934 – 1996) è stato uno studioso americano di fama mondiale. Professore di Astronomia e scienze Spaziali, ha diretto il Laboratorio di Studi Planetari alla Cornell University. Nel 1973, ha vinto il Prix Galabert per le sue benemerenze nel campo dell’Astronautica. I suoi studi sui pianeti, sull’origine della vita e sulle possibilità di vita extraterrestre lo hanno reso universalmente noto. Tra i suoi interessi accademici è stata fondamentale l’opera svolta presso le università di Harvard e di Caltech, e la stanford Medical School. Ma è soprattutto l’ideatore della placca dorata installata e inviata nello spazio sul Pioneer 10. La NASA (Ente Americano per la ricerca spaziale) gli ha conferito la medaglia d’onore per “Exceptional Scientific Achievement” come riconoscimento delle sue ricerche sul pianeta Marte con la sonda spaziale Mariner 9. Sorge spontanea questa domanda: che cos’è la placca dorata installata e inviata nello spazio sul Pioneer 10? Carl Sagan, coordinato da un team di scienziati della NASA, ha ritenuto così probabile l’esistenza di vita intelligente fuori dalla Terra da essere giunto alla conclusione logico – scientifica che è necessario inviare nello spazio cosmico messaggi che possano venire captati da altre creature intelligenti. Un messaggio alquanto importante è stato inviato con la sonda spaziale Pioneer 10, lanciata dalla terra nel 1972 e ancora in viaggio verso la stella Aldebaran nella costellazione del Toro. Il messaggio è stato posto su una placca di alluminio ricoperta d’oro, sorta di catalogo illustrato di “cose terrestri”; infatti, nella parte bassa della placca è raffigurato il sistema solare e la traiettoria del Pioneer 10; nella zona centrale, a sinistra, la posizione del sole nell’Universo; a destra un uomo e una donna sullo sfondo della schematizzazione del Pioneer 10; in alto due atomi di idrogeno. Forse la cosa che più colpisce e lascia un po’ sbalorditi è che Carl Sagan, per la composizione di questo messaggio, si è avvalso di un “codice linguistico di comunicazione” elaborato, o meglio, estrapolato dalla decifrazione di alcune tavolette cuneiformi sumere, le quali raccontano degli dei alati ANUNNAKI venuti sulla Terra dallo spazio interstellare! Ognuno di noi può trarre le conclusioni che preferisce, personalmente credo che il pianeta Terra non può essere l’unico pianeta dell’Universo abitato da forme di vita intelligenti. Si può credere anche il contrario, ma sarebbe un controsenso logico data la vastità incommensurabile dell’universo e i limiti inesistenti nel concetto di Infinito, scientificamente parlando. Per quel che riguarda un ipotetico o meno contatto con extraterrestri la cosa si ammanta di mistero, di congetture talvolta inverosimili o fantascientifiche e di profonda segretezza. Riporto, al riguardo, un brano tratto dal libro ACCADDE A ROSWELL di Charles Berlitz e William L. Moore:

“Roswell Army Air Base, Roswell, N. M.

8 luglio 1947, A. M.

Le numerose voci riguardanti il disco volante sono diventate una realtà ieri, quanto l’ufficio informazione del Bomb Group 509, Ottava Air Force del campo di aviazione militare di Roswell, ha avuto la fortuna di impadronirsi di un disco, grazie alla collaborazione di un allevatore locale e dell’ufficio dello sceriffo Chavez County. L’oggetto volante è atterrato in una fattoria presso Roswell un giorno della scorsa settimana (…).”

A Roswell, nello stato americano del Nevada, è avvistato l’atterraggio di un UFO (oggetto volante non identificato). E’ l’anno 1947. Prima che intervenga la censura governativa, i rapporti indicano che i materiali e gli occupanti della nave spaziale sono stati trasportati dalla CIA (servizio segreto per la sicurezza degli USA) in una zona di massima sicurezza. Indicano inoltre che potrebbe esserci un superstite… Da questo momento in poi, l’evento diventerà famoso nel mondo intero come “il caso Roswell”. In questi ultimi anni, la presenza di UFO sopra i continenti e gli oceani della Terra sembra piuttosto ovvia, e forse ciò dovrebbe farci riflettere sull’uso che potremmo fare dei nostri grandi progressi scientifici realizzati in quest’ultimo secolo… progressi che rischiano di sfuggirci di mano. Agli UFO vengono attribuiti intenzioni molteplici: di attacco, di sfruttamento, di ricognizione a scopo di conquista, cattura di esseri umani, piani per l’occupazione del pianeta terra ecc. ecc. Tuttavia niente vi è di certo e tutto, a volte, sembra pura invenzione pubblicitaria. Chiediamoci allora, in tutta onestà e rigore razionale, se magari questi strani oggetti o entità spaziali che definiamo UFO non facciano parte di un disegno (o messaggio) il cui significato potrebbe rivelarsi chiaro, speriamo, prima che sia troppo tardi.

L’Area 51, inizialmente detta “Nevada Test Side – 51″ e, successivamente, chiamata con il nome attuale, è una vasta zona militare operativa di 26.000 km quadri, situata a circa 150 km a nord – ovest di Las Vegas nello stato americano del Nevada. L’alto livello di segretezza di questa base militare e la vaga ammissione della sua esistenza da parte del governo americano hanno fatto sì che essa sia al centro dell’argomento UFO o “esistenza di extraterrestri”. La base è nota per l’attenzione che gli esperti di UFO le hanno dedicato di recente, i quali sostengono che il governo degli USA ha o avrebbe avuto contatti con extraterrestri o creature aliene mai rivelati all’opinione pubblica. In particolare, gli esperti di UFO ritengono che, dopo “l’incidente di Roswell (1947)”, i resti di una navicella spaziale aliena con il suo equipaggio siano stati portati all’interno dell’Area 51. Fatto sta che l’intera zona è avvolta dal segreto militare, e forse mai si riuscirà a conoscere la verità sulle attività svolte al suo interno.

Francesca  Rita  Rombolà


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