C’è tanta amarezza e rabbia nelle parole di Antonio Conte al termine della semifinale di ritorno di Europa League. Il pareggio a reti invariate manda il Benfica in finale, dopo una sfida lunga, dura e ricca di episodi dubbi. I portoghesi sono riusciti a non buttare mai via il pallone, neppure in nove uomini, costringendo i bianconeri a correre indietro per diversi metri di campo, prima di recuperarlo e poter costruire una nuova azione offensiva. La difesa delle Aquile è stata insuperabile, ma il Benfica con grande mestiere ed esperienza è riuscito a congelare la partita con largo anticipo. Dal 85’ in poi, infatti, di calcio non se n’è vista neppure l’ombra, a causa di diversi infortuni, veri o presunti tali.
Conte si è presentato estremamente deluso e contrariato nella conferenza del post partita: “Avevamo cullato questo sogno, purtroppo non siamo riusciti a realizzarlo, nonostante nelle due partite meritassimo noi di accedere alla finale. Dispiace perché non siamo riusciti a giocare per troppo ostruzionismo avversario e perché l’arbitro glielo ha permesso, spezzettando il gioco dopo aver detto ad inizio partita che avrebbe fatto giocare. Ci sono stati 49 minuti di gioco effettivo, quando la media è di 60-65, e 6 minuti di recupero per tutto il tempo perso mi sono sembrati una presa in giro abbastanza forte, sentendo anche delle lamentele preventive che hanno fatto questi del Benfica. Comunque loro hanno dimostrato tutta la loro esperienza, anche in questo. Siamo usciti con due tiri subiti nello specchio in porta, alla fine è stata premiata la squadra che meritava di meno. Ho detto ai miei di tenere la testa alta, hanno dato tutto quello che potevano. Ringrazio lo Juventus Stadium perché ci ha sostenuto fino alla fine. Ora voltiamo pagina e pensiamo al campionato, con l’Atalanta potremmo coronare il terzo scudetto consecutivo e sarebbe qualcosa di straordinario”.
ARBITRAGGIO - L’eliminazione brucia e non poco, specialmente perché, a parere di Conte, la Juventus è stata nuovamente vittima di errori arbitrali determinanti: “All’andata c’era espulsione e rigore a favore su Chiellini, stavolta c’era un altro rigore. Loro sono stati bravi a non farci giocare anche in dieci, complice un arbitraggio che lo ha permesso. Dopo quello che è successo a Istanbul e con il Benfica a Torino, spero solo che in futuro l’Uefa abbia più rispetto per la Juve.”