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Contest (Nuovo Cinema Aquila): “Il segreto” di Cyop&Kaf

Creato il 04 giugno 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Il segreto

Anno: 2013

Durata: 89′

Genere: Documentario

Nazionalità: Italia

Regia: Cyop&Kaf 

Come I ragazzi di vita di Pasolini, i bambini di di Cyop&Kaf si aggirano per le strade della città come cani sciolti, senza un apparente passato o futuro ma con le mani sporche di un presente che ha l’odore della libertà e il sapore della trappola.

A cambiare sono le coordinate spazio-temporali. Roma-Napoli; borgate capitoline-quartieri spagnoli; secondo dopoguerra-inizio del terzo millennio. La sostanza però resta la stessa.

Piccoli espedienti giornalieri, corse affannate per le strade di una città instancabilmente attraversata dall’eco sguai(n)ato di urla senza tregua. Urla di battaglia, di giochi, di vita, di fango. Di bambini già (o ormai?) adulti che hanno fatto della loro terra un ring su cui combattere senza guantoni, a mani nude e denti stretti.

Questi, i protagonisti de Il segreto di Cyop&Kaf, cineasti writers autori di un docu-film che fa sorridere e riflettere. Scopo ultimo e ben perseguito dei due artisti napoletani era quello di mostrare il rapporto tra bambini e città e di farlo, per una volta, dal punto di vista dei bambini, privo di pre-giudizi.

Attraverso la “tecnica del pedinamento” zavattiniana, che consiste nel pedinare la realtà e nel coglierla nella sua effettiva durata, Cyop&Kaf ci conducono con occhi indiscreti all’inseguimento dei piccoli passi svelti di questa banda di ragazzini, nativi dei Quartieri Spagnoli.

Subito dopo Capodanno, i bambini di molti quartieri della città Partenopea, divisi per bande, si mettono alla frenetica ricerca di abeti e ceppi di legno da bruciare.

Corrono, gridano, si spostano nei quartieri eleganti dove ansiosamente chiedono – e ottengono – di poter prendere gli alberi dismessi dopo le feste di Natale, e alla fine, stanchi ma febbrilmente esaltati li portano nel loro nascondiglio, il “segreto”, che nel caso della nostra banda, capitanata da Checco Lecco, è lo spazio abbandonato di un vecchio edificio abbattuto dal terremoto del 1980.

Risulta complicato,per un occhio estraneo  alla realtà – seppur intrigato dai fatti – formulare inizialmente un’ipotesi valida sulla conclusione che le corse, le scaramucce e gli atti di teppismo di questi ragazzini potrebbero avere.

Ma quasi al volgere del termine, il documentario si costituisce davanti allo spettatore: in molti quartieri della città , nel mese di gennaio, i ragazzi di strada per gioco e per tradizione cominciano un’avventurosa raccolta di alberi, tesa allo svolgimento del rituale falò che si tiene in occasione della festa  di Sant’Antonio, ‘o fucarazz .

La sfida, chiaramente, è a chi riesce ad alimentare il fuoco più intenso e duraturo.

Peccato però, che lo sguardo dell’Altro (l’Altro sociale, l’Altro Economico, l’Altro Potere) finisca per soffermarsi spesso sul danno e mai sul bello. Così forse sarebbe difficile comprendere dal di fuori la poesia e l’importanza di un rito che, instancabile, si tramanda, per chi di quel rito e di quelle vite poco o niente sa (o vuol sapere).

Cyop&Kaf ci aiutano in questa affascinante scoperta, fornendoci un ritratto realistico e non pregiudizievole, seppur mai edulcorato né ricamato di una realtà che vivono e dipingono da anni, una realtà che possono raccontare con i colori ruvidi e cangianti dell’esperienza.

Il segreto, menzione speciale della giuria al Torino FilmFestival, si è inoltre classificato vincitore come miglior opera prima al Festival Cinema du Réel per aver trasformato” – questa la motivazione della commissione – “in cinema il caos della strada, mutandolo in un nuovo ordine del mondo di irrazionale potenza”.

Dalila Lensi


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