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Continua il dramma degli sfollati di Piano Menta di Lauria

Creato il 07 maggio 2013 da Ecodibasilicata

Continua la lotta di alcune famiglie di Piano Menta sfrattate dalle proprie case in seguito a pericolosi movimenti franosi che hanno messo in discussione la sicurezza delle proprie abitazioni. Al centro del vero e proprio contenzioso i lavori di ammodernamento dell’autostrada che lambiscono i terreni sui quali sorgono le abitazioni. Dopo una serie di incontri, la vicenda sembra essere lontana da una risoluzione. I proprietari delle case colpite dagli smottamenti hanno deciso, come estremo ratio, di dormire in tenda, accanto alle proprie abitazioni per chiamare a responsabilità i protaginisti della vicenda. Nei giorni scorsi l’azienda che sta ammodernando l’autostrada ha fatto sapere ai proprietari che non avrebbero più pagato l’albergo nel quale erano alloggiati.  La questione ha acceso anche lo scontro politico. Il gruppo di minoranza Lauria Libera, presente accanto ai cittadini nelle tende,  accusa di superficialità e insensibilità l’Amministrazione Comunale.

Ma ecco di seguito il documento del consigliere comunale Angelo Lamboglia. ” Oltre il danno la beffa! Dopo le ordinanze di sgombero,emesse dal Comune a dicembre e gennaio scorso a causa dei danni genertati dailavori della Sa-Rc, le famiglie interessate dalle stesse rischiano diritrovarsi in mezzo alla strada a partire da lunedì 6 maggio senza avere alcuna responsabilità, vittime di un atteggiamento arrogante ed irrispettoso nei confronti del territorio e dei suoi abitanti. Ricordando che le famiglie interessate, a seguito degli sgomberi, erano state sistemate momentaneamente in albergo a spese del contraente generale responsabile del danno, si era arrivati nelle scorse settimane – a valle di ulteriori smottamenti a conferma delle responsabilità di chi esegue i lavori – ad un passo dalla firma del contratto per le abitazioni. Da che si doveva solo firmare il contratto, qualche giorno fa,perdendosi totalmente le tracce dell’atto a cui non si fa più alcun cenno,viene recapitata alle famiglie una lettera, a firma del contraente generale,che evidenzia come a partire dal 6 maggio p.v. non saranno più sostenute le spese di alloggio presso l’albergo. Sembra che il tutto sia attribuibile ad una relazione del tecnico incaricato dal tribunale che, pur riconoscendo i danni al terreno come conseguenza dei lavori, considera agibile l’abitazione interessata dalla perizia.

Riteniamo che essendo lo stabile in questione distante poco più di un metro dal crostone della frana, sarebbe stata, e lo è tutt’oggi,necessaria maggior cautela per una situazione a rischio che non può non tenerconto di un contesto generale precario a cui, oltre all’attività di monitoraggio, necessitano interventi di consolidamento.

A tal proposito sarebbe opportuno ricordare che da quando sono state costruite le abitazioni – ovvero da più di 25 anni – dunque prima dei lavori, l’area in oggetto non era mai stata interessata da fenomeni di smottamento. Ribadendo la necessità di agire con molta cautela, onde evitare ulteriori disagi e danni, non possiamo non evidenziare il modo assurdo con cui chi esegue i lavori,senza che alcun organo terzo si sia pronunciato, si permette di agire interessando, non l’Ente che ha emesso le ordinanze da cui discende l’alloggio temporaneo in albergo, bensì gli sgomberati che, ritrovandosi senza le loro abitazioni, rischiano di non avere neppure un alloggio temporaneo. Fermo restando che, alla perizia del tecnico incaricato dal tribunale può contrapporsi una perizia del tecnico di parte, cosa che in questi giorni si sta facendo, non possiamo non evidenziare l’ennesimo atto di arroganza da parte dichi pensa di essere nella “Terra di Nessuno”, dove non esistono diritti ma solo doveri. E’ necessario ribadire sin da subito che, semmai le abitazioni ad oggi dovessero essere abitabili, dovrà essere un organo terzo a dirlo ed adassumersene la responsabilità e non chi, pur avendo generato i danni, cerca in tutti i modi di scaricare le responsabilità su altri lavandosene le mani. A talproposito è chiaro il tentativo, a cui ci auguriamo l’amministrazione non presti il fianco, di scaricare la responsabilità sul Comune di Lauria che comunque fino ad oggi, visti anche i danni sull’arteria comunale tra le due abitazioni, non ha provveduto a costituirsi in giudizo nonostante la mozione proposta da questo gruppo, ed approvata in consiglio nei mesi scorsi.Augurandoci che la mancata costituzione in giudizio del Comune non sia un’ulteriore aggravante per il territorio ed i suoi abitanti, non possiamo non rilevare che più il tempo passa e più, con questo modo di fare, viene rafforzato il concetto secondo cui “si è forti con i deboli e deboli con i forti” e a cui una società equa dovrebbe porre rimedio al fine di garantire i diritti di tutti.

Il gruppo politico Lauria Libera, augurandosi che le azioni legali intraprese dai cittadini facciano emergere con chiarezza le responsabilità, continuerà ad essere al fianco degli abitanti, poiché non è accettabile che, pur non avendo responsabilità alcuna e nonostante i sacrifici di una vita, si prospetti il rischio di rimanere senza un tetto a causa di una azione scellerata quale quella a cui stiamo assistendo.

Qualora malauguratamente non si dovesse provvedere a prolungare lapermanenza in albergo confermando sin da subito la volontà di fornire in tempi brevi un contratto di abitazione regolare per gli sfollati, che elimini anche il disagio legato alla permanenza in albergo, non esiteremo un’attimo a richiedere tutte le autorizzazioni necessarie per organizzare manifestazioni pacifiche a tutela dei diritti dei cittadini. Naturalmente, dati i tempi necessari per le autorizzazioni delle manifestazioni, da lunedì 6 maggio, se non dovesse cambiare nulla rispetto alla comunicazione ricevuta, saremo con gli interessati a trascorrere le notti a venire in tenda”.

Il video messo in onda il 12 gennaio 2013

sfollati

Foto di Nicola Chiarelli


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