Continua la distruzione del PD da parte di Renzi, con la vigliacca connivenza della c.d. "opposizione interna"

Creato il 09 ottobre 2014 da Tafanus

Quella trentina di disutili, sedicenti oppositori del PD che fanno opposizione nei salotti TV e poi votano qualsiasi porcheria in Parlamento, sono responsabili, esattamente quanto Renzi, della distruzione del partito. Ora hanno preannunciato che faranno "opposizione dura, senza paura" alla Camera. Alla Camera???? Alla Camera l'opposizione, dati i numeri della maggioranza renziana, è più irrilevante del barbiere o del barman di Montecitorio

Senso di responsabilità? Quale? quello di consentire qualsiasi porcheria in nome della governabilità? O - peggio - sulla fola che "non ci sono alternative a Renzi"??? Davvero un governo di bischeri incompetenti non ha alternative? Se prendiamo l'elenco telefonico ed estraiamo a sorte 500 persone, non faticheremo a trovare gente più competente, e meno "cameriera" dei cortigiani che circondano Renzi, e un leader più competente di questo ridicolo "serial twitter".

Purtroppo le sciocchezze, ripetute mille volte su sette reti, diventano verità. E va bene. Renzi è un genio insostituibile. E la Madia, la Boschi, la Picierno sono gioielli insostituibili. Come la Serracchiani in gioro non c'è nessuno.

Renzi, l'uomo del fare, in otto mesi ha fatto solo la marchetta "80 euro" comprandosi i voti per le europee, e ha presentato in prima lettura alla sola Camera il Super-Porcellum. Tutto il resto è noia, e proclami da "disegno di legge"

Renzi, anche se dovessimo DAVVERO arrivare al "dopo di me il diluvio", non avrà il mio scalpo. Preferisco il diluvio a questo profluvio di sciocchezze di destra che ormai segna le nostre giornate "nel nome di Renzi" dall'alba a notte fonda.

Tafanus


Il Parlamento centro-americano

Corradino Mineo: "Matteo Renzi ha vinto, il Parlamento non conta più" (Fonte: Huffington Post)
"Io sono uscito dall'aula, non ho votato la fiducia. Quando mi hanno candidato, non c'era certo nel programma l'idea di dividere i sindacati o di dare ragione a Sacconi nella sua crociata contro l'articolo 18. Ma il dato è quello che è: Renzi ha vinto, ha costretto a capitolare i suoi oppositori. Questo gruppo che era di 14 'oppositori' si è diviso, con alcuni che poi hanno votato la fiducia. La cosa più significativa forse l'ha fatta Tocci, che si è dimesso". Sono queste le parole di Corradino Mineo, senatore della minoranza Pd, ad Agorà, su Rai Tre.

"Secondo me adesso la minoranza Pd è molto più debole - afferma Mineo -. Io il maxiemendamento l'ho letto, e non prende neanche tutte le promesse fatte nella direzione del Pd. La nostra battaglia per il momento si è conclusa con una sconfitta. "Cercavo il modo migliore - aggiunge il senatore - di dire al mio premier che di forzatura in forzatura si lasciano troppi cadaveri per terra. E non credo che il buffetto dato dalla Merkel ieri al governo italiano cambierà l'atteggiamento della Ue. Con la delega in materia di articolo 18 Renzi potrà fare quello che vuole. Così il Parlamento non conta più".

Casson, Ricchiuti e Mineo: sono questi i senatori che non hanno votato la fiducia sul jobs act. "Il tema sarà affrontato nell'assemblea del gruppo Pd al Senato - afferma il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini -. Non partecipare a un voto di fiducia che è politicamente molto significativo mette in discussione i vincoli di relazione con la propria comunità politica". Sono fuori? "No, ne discuterà il gruppo e la direzione serenamente e pacatamente", aggiunge sempre il vicesegretario.

Renzi: "Ora maggioranza più forte". "Il margine del voto è molto forte - afferma Matteo Renzi a proposito del voto sul jobs act -. Sono molto contento anche del risultato numerico, 165 a 111 è molto. Poi le immagini dei fascicoli che volano fanno pensare agli italiani che senso ha. Rimane l'amarezza per questo, sono immagini tristi. Gli italiani sono stanchi delle sceneggiate di alcuni. Ma il Senato ha fatto un grandissimo passo in avanti. Loro continuano a fare sceneggiate, ma noi andiamo avanti".

Renzi, che in mattinata ha riunito la segreteria Pd, parla anche delle dimissioni da senatore di Walter Tocci: "Farò di tutto perché Walter Tocci, che stimo molto, continui a fare il senatore - afferma -. Ha espresso le sue posizioni ma poi ha accettato la linea del partito. Abbiamo una diversa linea politica ma la sua intelligenza, la sua competenza e la sua passione sono necessarie al Pd. Proverò a convincerlo e dirò che le dimissioni sarebbero errore".

rtts


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :