Il 1′ giugno dello scorso anno l’ex presidente della provincia Giuseppe Torchio, ora capogruppo della civica, in minoranza, aveva presentato una mozione che metteva in evidenza una nota di sette righe con la quale Ersaf (Ente regionale di sviluppo agricolo e forestale della Lombardia) comunicava al Centro di Riabilitazione Equestre operante presso il Centro Incremento Ippico (“Stalloni”) di Crema l’avvenuto sfratto.
La vicenda è tornata alla ribalta proprio nei giorni scorsi con ulteriori provvedimenti da parte regionale che hanno contribuito, non poco, ad aumentare l’agitazione della ventina di volontari e degli altri operatori impegnati nel delicato percorso riabilitativo che coinvolge qualche centinaio di utenti che beneficiano dell’ippoterapia, azione riconosciuta a livello medico tra le più avanzate a livello nazionale e fortemente apprezzata dalle famiglie e da tutta la comunità cremasca.
La questione è stata ampiamente trattata nella seduta di martedì 19 marzo del Consiglio Provinciale con intervento di illustrazione dello stesso Torchio che si è soffermato con calore sulla necessità di mantenere ed incrementare per il futuro la presenza positiva e solidale del Cre onde garantire una funzione sociale necessaria, meritoria e quanto mai apprezzata, soprattutto in un periodo di scarsa disponibilità di risorse dedicate alla spesa sociale che, oltretutto, segna una stagione di forte arrettramento.
Gli hanno fatto eco i consiglieri Vailati (pd) e Agazzi (pdl) che, con varie motivazioni, hanno insistito sulla necessità che la Giunta provinciale, nel confronto con la Regione, l’Ersaf e le altre realtà interessate al complesso degli “Stalloni” di Crema contribuisca a rasserenare l’ambiente ed a ritornare a scelte oculate e fortemente volute a livello locale.
Anche alla luce degli ultimi recenti sviluppi, ha detto Torchio, non si può nascondere l’esigenza di una forte azione di sinergia tra i vari soggetti interessati, evitando gravi ripercussioni sui portatori di handicap, le famiglie e l’intero sistema cremasco.
La mozione è stata quindi votata all’unanimità da parte del Consiglio Provinciale.
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