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Contratto di Quartiere: altro giro di valzer.

Creato il 02 ottobre 2011 da Renatocappon

Contratto di Quartiere: altro giro di valzer.Aspettavo con ansia il pezzo che inevitabilmente Vigonzaviva avrebbe dedicato a Contratto di Quartiere e dintorni. Si parla genericamente di un risparmio di 270.000 Euro per i cittadini e cercando di “non scendere nei dettagli” come testualmente scrivono i Tacchetto Boys di fatto non si spiega bene  di cosa si tratta.

Qualche dettaglio in più:

Vigonza Sviluppo, per come si presenta oggi, è il risultato dell’acquisizione da parte del Comune di Vigonza di quella che allora era denominata Seta Servizi, società che nella prima stesura del citato Contratto avrebbe dovuto occuparsi dell’edilizia convenzionata, parte importantissima dell’intero progetto e ,per dirla tutta, anche un discreto business, la convenzione fra Comune e Seta Servizi(ora Vigonza Sviluppo) com’era naturale che fosse, prevedeva tra le altre cose la cessione e la trasformazione urbanistica delle aree interessate.

Veniamo  ai giorni nostri e quindi  al momento in cui il perfezionamento della cessione sta giungendo a scadenza e comporta a fronte di fiscalità connesse un esborso pari ai citati 270.000 Euro, naturalmente l’onere avrebbe dovuto essere interamente sostenuto da Vigonza Sviluppo in qualità di cessionaria dell’area oggetto di trasformazione urbanistica. Con la delibera assunta dal Consiglio Comunale  si annulla questo dispositivo e con esso la possibilità per la società patrimoniale di realizzare quanto previsto.

Ma cos’è oggi Vigonza Sviluppo a due anni dall’acquisizione da parte del Comune di Vigonza?

Il Bilancio 2010 evidenzia ricavi per  177.000 euro a fronte di un indebitamento  con il sistema bancario pari a 1.334.000 che genera Oneri Finanziari pari all’11% del fatturato,  il  saldo finanziario è  in negativo per oltre 850.000 di Euro,  e l’intero impianto creditizio, come approvato in sede di Consiglio Comunale è sostenuto dalla fidejussione del Comune di Vigonza,che si impegna a pagare in caso di insolvenza della società stessa. E’ evidente che “espropriare” questa società della gestione e della realizzazione dell’edilizia convenzionata,che  ritorna in carico al Comune, significa impedirle di camminare con le proprie gambe, proibendole di fatto di generare i futuri flussi di cassa idonei a sostenere i debiti fin qui assunti.

Allora, alla luce di tutto ciò,le domande sono poche, chiare ed esigono risposte:

Quale il futuro di Vigonza Sviluppo?

Come riuscirà il Comune a gestire la realizzazione dell’edilizia convenzionata?E se non la gestirà il Comune chi la gestirà?

Si può chiamare risparmio per i cittadini un’operazione che nasconde rischi economici e finanziari che vanno ben oltre i citati 270.000 Euro?

Fuori da ogni polemica si attendono risposte.


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