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CONCITA DE GREGORIO, Un cuore messo a nudo, la Repubblica 18 aprile 2008 – Recensione a NADIA FUSINI, L’amore necessario, MONDADORI 2008
La lunga lettera di Nadia Fusini, la lettera di una donna ad un uomo, ci raggiunge come un segreto che credevamo solo nostro e ci disarma, ci emoziona e ci consola. [...] E’ scritta, finalmente: è tutta, è lei. (Concita De Gregorio)
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Quando vuoi arrivare a un centro emotivo non puoi farlo ragionando: bisogna che le parole vengano dall’inconscio, o meglio bisogna ritrovarle come quelle imprendibili che sgorgano da lì. Depurarle, scarnificarle. Ci ho lavorato moltissimo, l’ho scritta e riscritta mille volte e che appaia uscita di getto così, come un fiotto, è esattamente l’acrobazia che mi ero ripromessa. [...] Non avrei potuto parlare dell’amore in un saggio. [...] Un esercizio etico, perché la relazione d’amore ti mette in contatto con te stesso e con l’altro. E’ l’incontro etico fondamentale. [...] Oggi, in questo tempo duttile e rapido un mistero ancora più potente: ciascuno di noi parte e torna con grande facilità, i legami sono scelte che si rinnovano di giorno in giorno, estremamente mobili. La distanza fisica degli amanti, così consueta, è tutta via sempre un grande tormento. Siamo chiamati ad una formidabile acrobazia: trovare il punto di equilibrio tra quello che siamo, dunque soli, e la capacità di unire la propria solitaria identità a quella altrettanto solitaria dell’altro. La donna dice all’uomo, a un certo punto: sarai il mio acrobata. Si cammina sul filo tra fame e rifiuto, tra separazione e desiderio. (Nadia Fusini)
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