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Lunedì 22 agosto 2011
RAI Podcast Radio3 – FAHRENHEIT del 22/08/2011 – Conversazione con Franca D’Agostini*
FRANCA D’AGOSTINI, Verità avvelenata. Buoni e cattivi argomenti nel dibattito pubblico, BOLLATI BORINGHIERi 2010Il contenuto - Nella teoria dell’argomentazione si chia- ma «avvelenamento del pozzo» la procedura di delegittimazione che investe tutto ciò che una persona afferma. È solo una delle tante forme di fallacia, ossia di mossa argomentativa corretta in apparenza, che occulta ad arte la propria erroneità logica, allo scopo di ingannare. Di fallacie e di molto altro parla questo straordinario trattatello, con cui una delle più note filosofe italiane ci fa acquisire consapevolezza delle molteplici trame logiche e illogiche che governano il nostro dibattito pubblico: uno spazio costituito – e saturato – perlopiù da cattivi argomenti, soprattutto nel nostro presente pretesamente postideologico, che procede per contaminazione e avvelenamento sistematici della verità. Ma c’è una via d’uscita: il potere democratico è ancora nelle mani di chi ascolta e valuta gli argomenti dei politici, degli intellettuali, dei manipolatori dell’opinione pubblica. Quanto più si impara a valutare gli argomenti e a conoscere la fragilità e insieme l’imprescindibilità della verità, tanto più si indebolisce il veleno che infetta la comunicazione pubblica. Il solco è dunque ancora quello tracciato dall’antico precetto di ispirazione socratica: «insegnate ai cittadini ad argomentare bene, a seguire la dialettica dei concetti, e prevarranno i migliori».
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FRANCA D’AGOSTINI, Introduzione alla verità, BOLLATI BORINGHIERI 2011
Il contenuto - Della verità non possiamo disfarci. Ad affermarlo è una filosofa che più di altri ha saputo entrare nel vivo di un dibattito attualissimo, grazie al quale la verità è tornata nuovamente al centro della scena, dopo la marginalità riservatale da una parte consistente della filosofia del Novecento. A Franca D’Agostini riesce con naturalezza l’operazione filosofica per eccellenza: familiarizzarci con ogni piega logica, significato teorico, uso e abuso di un concetto che è acquattato nel nostro pensiero e cattura tutto ciò che diciamo. Perché la «stranezza» della verità è quella di un concetto fragile e delicato, ma che appartiene alle strutture di base della conoscenza e della vita associata, e orienta i nostri ragionamenti nella pratica quotidiana. Collocata tra realtà e linguaggio, è il segno invisibile dell’accordo tra i due piani, e la pensiamo sempre insieme alla sua violazione. Una nozione dunque di particolare rilievo proprio in democrazia, un contesto politico in cui chiunque può dire a un altro, fosse pure ricco e potente: «questo non è vero». E i malesseri della nostra sfera pubblica dimostrano quanto le idee chiare sulla nozione di verità siano condizione imprescindibile per una vera democrazia della ragione.
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I lavori della D’Agostini, nell’età del relativismo, sono una vera e propria provocazione. Il fatto di esser spinti ad ammettere di essere una finestra sul mondo attraverso cui guarda la verità o, che è lo stesso, il bisogno di essa, rende, nei nostri tempi, molto perplessi. Ma la perplessità e la meraviglia siano, almeno in filosofia, la nostra fonte.
Intervista: Prima parte (18 giugno 2010) – La dicotomia tra filosofi analitici e continentali
Intervista: Seconda parte (18 giugno 2010) – “Una buona logica non mette il pensiero in catene ma gli dà le ali” – Bertrand Russell
Intervista: Terza parte (18 giugno 2010) – Il ruolo della filosofia
Intervista: Quarta parte (18 giugno 2010) – Il rapporto tra linguaggio ed esperienza vissuta
Intervista: Quinta parte (18 giugno 2010) – Si può spiegare il nulla?
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Leggere anche
Metamorfosi. Dalla verità al senso della verità (a cura di Giuseppe Barbieri e Paolo Vidali), LATERZA 1986
MARTIN HEIDEGGER, L’essenza della verità. Sul mito della caverna e sul Teeteto di Platone, ADELPHI 1997
FRANCA D’AGOSTINI, Disavventure della verità, EINAUDI 2002