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Contributo solidale sulle pensioni d'oro (e non): le proposte del M5S e altri

Creato il 08 gennaio 2014 da Paopasc @questdecisione
Sono in discussione  alla Camera,  oggi 8 gennaio, alcune mozioni presentate da diverse forze politiche in merito a un contributo di solidarietà sulle pensioni cosiddette d'oro. Resta il problema di rendere però costituzionale il prelievo, che avrebbe oltre tutto durata limitata, prevedendo aliquote di contributo per tutte le pensioni, dalle minime alle massime, anche in considerazione della bocciatura da parte della Consulta di un similare prelievo forzoso giudicato non equo, perchè riguardante solo dipendenti pubblici. Una delle proposte interessanti è quella del M5S che prevede queste aliquote:
Contributo solidale sulle pensioni d'oro (e non): le proposte del M5S e altri
Secondo una loro stima, da questi contributi ci si può aspettare circa 1,1 miliardi, da redistribuire tra le pensioni minime che corrispondono a 495,43 euro mensili. Sul Sole 24 Ore è disponibile un riassunto delle mozioni in discussione dal titolo Mozioni concernenti iniziative volte all'introduzione di un prelievo straordinario sui redditi da pensione superiori ad un determinato importo. Nonostante i presupposti di equità insiti in questa operazione, che in alcuni casi prevede anche un adeguamento delle pensioni percepite ai contributi effettivamente versati, occorre prestare attenzione ai cosiddetti profili di incostituzionalità, per non correre il rischio di vedersi la norma bocciata dalla Consulta, come avvenuto in passato ["la sentenza n. 116 del 2013 depositata il 5 giugno 2013, ha dichiarato incostituzionale il comma 22-bis dell'articolo 18 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, recante «Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria», convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, che aveva introdotto un «contributo di perequazione» nella misura del 5 per cento sulla quota di assegno eccedente i 90.000 euro, del 10 per cento per la parte eccedente i 150.000 euro e del 15 per cento per la parte eccedente i 200.000 euro." Mozioni cit.]. 
Per questo motivo appare fondata l'estensione dell'aliquota a tutte le categorie pensionistiche, seppure proporzionale a quanto percepito. Per fare qualche esempio:una pensione minima verserebbe un'aliquota di 50 centesimi, una di 5.449,73 (11 volte il minimo) pagherebbe 272,48 e una superiore a 24.771,50 dovrebbe versare 7.926,88. 

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