La distrutta informazione italiana sicuramente non ne parlerà nè ne riferirà, in alcun modo.
Siamo in preda di un progetto d'investimento realizzato su tecnologie nucleari obsolete, per un assieme di costi esorbitanti quantificabili in miliardi di Euro non ammortizzabili in alcun modo.
La recente svolta nucleare intrapresa dal governo non promette, sotto tutti gli aspetti possibili, nulla di buono.
Politiche fatte da uomini con carte d'identità troppo ingiallite per guardare al futuro con lungimiranza e consapevolezza hanno firmato questo trattato di acquisto dalla Francia; tecnologie nucleari che, in altri Stati nordeuropei, vorrebbero non aver mai introdotto nel sistema di produzione e gestione dell'energia.
Da oggi la battaglia contro il nucleare in Italia ha qualche sostenitore in più; si è mobilitata anche GreenPeace, bloccando l'ambasciata italiana di Vienna.
Su un balcone del palazzo uno striscione, fin troppo esplicativo, esposto in lingua tedesca ma di immediata traduzione:
"Stop alla follia nucleare di Berlusconi"
Accordi stipulati senza pensare al futuro, appunto.
Al centro delle polemiche di GreenPeace è, in primo luogo, la necessità di conoscere quelle località che da oltre un anno vengono tenute assolutamente top secret.
Non si possono conoscere ancora le zone esatte che questi "esperti" avrebbero individuato per regalarci questa energia pulita.
Poca trasparenza per luoghi già decisi, che sono sconosciuti al popolo intero.
Ci sono indiscrezioni che vorrebbero, in caso di scoperta delle esatte locazioni, polemiche e malumori provenienti anche da oltre Italia.
Ad esempio, tanto per fare un caso specifico, in caso di centrale nucleare progettata nei pressi di Chioggia, si potrebbero avere proteste dallo stesso governo austriaco.
Costruire centrali nucleari senza tener conto di canoni paesaggistici, di parametri di sostenibilità ambientale da imporre, prima di tutto, assieme ad una corretta etica energetica di responsabilità.
La centrale nei pressi di Chioggia, tanto per proseguire nel caso specifico, potrebbe minare la salvaguardia paesaggistico-culturale di ambienti come Venezia, Jesolo o Lignano.
Tutto ciò senza dimenticare, appunto, quei 160 chilometri di fatidica lontananza dal confine italo-austriaco.
In aggiunta a ciò, moltissimi altri problemi manifestati dagli ambientalisti di GreenPeace.
Oltrechè alla pericolosità in caso di incidente ci sarebbero manifeste incognite riguardo ai criteri utilizzati per la scelta di queste miracolose località, utili a questa nuova fase di sostenibilità ed indipendenza energetica.
In un Paese instabile e sotto molti aspetti vulnerabile, infatti, problematiche come il trattamento delle scorie nucleari diventerebbero fardelli insopportabili ed insostenibili.
Per avvalorare tutto ciò è sufficiente ricordare, ad esempio, la tristissima vicenda dei rifiuti che ha devastato e sta devastando tutt'ora Napoli e parte della Campania intera.
Sostegno agli attivisti di GreenPeace, dunque.
Critiche forti verso la grande, ennesima, follia dello psiconano Silvio Berlusconi.
Avere 73 anni ed essere, completamente, incapaci di guardare con lungimiranza al futuro dell'Italia che verrà.
Giusto quel tanto che basta per rimanere fuori dal tribunale a vendere fumo.
Magazine Ecologia e Ambiente
Contro il nucleare in italia: anche greenpeace si mobilita...
Creato il 16 settembre 2010 da Alessandro @AleTrasforini
La distrutta informazione italiana sicuramente non ne parlerà nè ne riferirà, in alcun modo.
Siamo in preda di un progetto d'investimento realizzato su tecnologie nucleari obsolete, per un assieme di costi esorbitanti quantificabili in miliardi di Euro non ammortizzabili in alcun modo.
La recente svolta nucleare intrapresa dal governo non promette, sotto tutti gli aspetti possibili, nulla di buono.
Politiche fatte da uomini con carte d'identità troppo ingiallite per guardare al futuro con lungimiranza e consapevolezza hanno firmato questo trattato di acquisto dalla Francia; tecnologie nucleari che, in altri Stati nordeuropei, vorrebbero non aver mai introdotto nel sistema di produzione e gestione dell'energia.
Da oggi la battaglia contro il nucleare in Italia ha qualche sostenitore in più; si è mobilitata anche GreenPeace, bloccando l'ambasciata italiana di Vienna.
Su un balcone del palazzo uno striscione, fin troppo esplicativo, esposto in lingua tedesca ma di immediata traduzione:
"Stop alla follia nucleare di Berlusconi"
Accordi stipulati senza pensare al futuro, appunto.
Al centro delle polemiche di GreenPeace è, in primo luogo, la necessità di conoscere quelle località che da oltre un anno vengono tenute assolutamente top secret.
Non si possono conoscere ancora le zone esatte che questi "esperti" avrebbero individuato per regalarci questa energia pulita.
Poca trasparenza per luoghi già decisi, che sono sconosciuti al popolo intero.
Ci sono indiscrezioni che vorrebbero, in caso di scoperta delle esatte locazioni, polemiche e malumori provenienti anche da oltre Italia.
Ad esempio, tanto per fare un caso specifico, in caso di centrale nucleare progettata nei pressi di Chioggia, si potrebbero avere proteste dallo stesso governo austriaco.
Costruire centrali nucleari senza tener conto di canoni paesaggistici, di parametri di sostenibilità ambientale da imporre, prima di tutto, assieme ad una corretta etica energetica di responsabilità.
La centrale nei pressi di Chioggia, tanto per proseguire nel caso specifico, potrebbe minare la salvaguardia paesaggistico-culturale di ambienti come Venezia, Jesolo o Lignano.
Tutto ciò senza dimenticare, appunto, quei 160 chilometri di fatidica lontananza dal confine italo-austriaco.
In aggiunta a ciò, moltissimi altri problemi manifestati dagli ambientalisti di GreenPeace.
Oltrechè alla pericolosità in caso di incidente ci sarebbero manifeste incognite riguardo ai criteri utilizzati per la scelta di queste miracolose località, utili a questa nuova fase di sostenibilità ed indipendenza energetica.
In un Paese instabile e sotto molti aspetti vulnerabile, infatti, problematiche come il trattamento delle scorie nucleari diventerebbero fardelli insopportabili ed insostenibili.
Per avvalorare tutto ciò è sufficiente ricordare, ad esempio, la tristissima vicenda dei rifiuti che ha devastato e sta devastando tutt'ora Napoli e parte della Campania intera.
Sostegno agli attivisti di GreenPeace, dunque.
Critiche forti verso la grande, ennesima, follia dello psiconano Silvio Berlusconi.
Avere 73 anni ed essere, completamente, incapaci di guardare con lungimiranza al futuro dell'Italia che verrà.
Giusto quel tanto che basta per rimanere fuori dal tribunale a vendere fumo.
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