Fuori sacco, da garantista con un costante e duraturo innamoramento per quella roba che chiamano "politica", dico ai tanti signor Moraloni che è surreale immaginare i politici come dei santi dediti esclusivamente al bene pubblico.Nella realtà, i politici sono uomini e donne come gli altri forse con meno scrupoli della media: infatti, per prevalere nel loro campo, non bisogna essere delle mammolette. Ma da "mammolette" a ladri ce ne corre.Poi, è vero, ce ne sono anche di quelli che fanno politica puramente per interesse personale o di gruppo, comunque per lucrarne Poi ci sono quelli con la doppia morale: garantista con gli amici, giustizialista con i nemici.Poi ci sono quelli che ti fanno vincere il concorso e altri che ti fanno vincere l'appalto, per non parlare di quelli che gestiscono privatamente uffici pubblici opzionando gli affari venturi magari in combutta con coop e camorre varie... E che dire di quelli che spendono milioni di euro, di soldi pubblici, per disinquinare e non presentano mai i conti ma si presentano a fare comparsate sul palco del moralista di turno... e potrei continuare.Malgrado questa incontestabile e duratura realtà ci stanno altri politici che la politica la fanno non per mestiere o per sacchegggiare denaro pubblico ma per passione cercando di cambiare in meglio la realtà che vivono..ebbene, ciò nonostante, moltissimi continuano a ritenereche tutti -tutti- i politici abbiano l’ineludibile abitudine al furtocon destrezzaì; tutti uguali, chi governa e chi no... echi no, se non ha colpe ora, le avrà quando governerà... accidenti!Si, non mi piace il pressapochismo moralista dove il pregiudizio prevale sull’osservazione della realtà.So anche che contro il wishful thinking, cioè col desiderio di credere vero ciò che vero non è, la ragione è impotente.In più, so che mi arriveranno scudisciate per questa mia - questavolta davvero mia- lunga pisciata.Pazienza.
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