Non ho piu' usato la lametta, dopo l'episodio di giovedi.Ero incazzata nera.Non sopporto di essere trattata come un burattino ma ancora meno tollero me stessa quando non reagisco come dovrei/vorrei.Detesto non avere le parole giuste al momento giusto.So sempre cosa dire quando scrivo di me, ma quando si tratta di aprire bocca è un'altra storia.E così la rabbia verso altri l'ho dirottata interamente su me stessa, facendo l'esatto contrario di quanto avrei potuto fare se avessi messo in pratica i consigli suggeriti dalla coach al gruppo di auto-aiuto, giusto la sera prima.Per la serie, se sono arrabbiata con chi mi ha fatto un torto, perche' mi devo fare del male io?Appunto.Sono ancora incazzata con me stessa, ma non mi sono piu' tagliata, anche se è stato ( e ancora lo è) faticoso resistere all'impulso.Pero' sto mettendo in pratica le mie piccole strategie contro l'autolesionismo, finora con successo.
Qualche volta funziona.Guardo le mie foto da bambina e mi viene voglia di volermi bene.E poi c'è THE BUTTERFLY PROJECT.Ho giusto una scatola di pennarelli nuovi in casa.Penso che oggi mi daro' al body-painting, riempiendomi di farfalle dalla testa ai piedi.
E soprattutto, mi impegnero' a non ucciderle.Cio' che l'uomo chiama, spesso spietatamente, "errore", sarebbe ben piu' utile e istruttivo se avesse come nome "sperimentazione".Per crescere, cambiare, rinnovare, la via maestra è lo sperimentare.Dunque non condannarti per i tuoi errori, nè danne il peso agli altri, concediti, anzi, di sbagliare, e trai da ogni azione insegnamento: senza errori non c'è reale apprendimento, poiche' significa che stai facendo solo cio' che gia' sai fare.( è una delle tante frasi su cui lavoriamo in terapia di gruppo, che poi non è proprio terapia, ma un giorno o l'altro ne parlero')Buona domenica!