Controcorrente

No, questi del partito democratico fidentino non la raccontano giusta. Si pavoneggiano, “tanti fidentini mi hanno confermato... di essere pronti a dare vita insieme a me ad una nuova stagione amministrativa” cinguetta da un volantino propagandistico il candidato vincitore delle primarie. Da settimane parlano di niente, e c'è addirittura chi ha scritto: “finalmente è tornata la politica”. Politica? Ma non scherziamo!
Questa non è politica, è campagna di marketing -budget 8000 euro-  partita con un “gratuitamente per tutti",  e, almeno in questa prima fase, finita con i due presunti avversari, Massari vs Gruzza, a far finta di essere contrapposti... per poi, a risultato acquisito, baciarsi e giurarsi fedeltà, come da copione e come già successo 5 anni fa -preciso preciso ma in un diverso contesto - con Montanari e Cerri... e sappiamo com'è finita.
No, questi del partito democratico fidentino non la raccontano giusta. Questo è l'atto finale della crisi di un partito, il Pd fidentino, che non ha saputo rinnovarsi. Non è una novità,  ma in passato si era trattato di conflitti fra posizioni, quelle si politiche. Oggi si ha la sensazione, con il raffreddarsi delle ideologie, che si annaspi in un mondo che è diventato altro.
Insomma, al di là dell'appariscente, per il Pd con questo balzo all'indietro siamo al canto del cigno. Badateci,  gli anacronismi, le idiozie, le  arroganze e le contraddizioni, sono  cose che non rispondono ad una domanda di cambiamento sostanziale, ma sempre più alle logiche familistiche  e partitocratiche nella gestione della cosa pubblica.
A che serve? A nulla, anzi è un impiccio!  Anche per questo  la gente che vive e lavora autonoma dalle compromissioni del potere, non ne può più e di sicuro, conoscendo la rava e la fava, saprà rispondere in modo adeguato con la scheda elettorale.
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