Vado controcorrente.
Primo caso.
È solo un “luogo comune” e non reato (diffamazione) definire ubriaconi i veneti,come ha decretato a tempo di record la procura di Verona, anche se l’ultima parola spetterà al gip. La diffamazione si ravvisa solamente nel caso in cui venga offesa una singola persona, quindi non costituisce reato se la frase viene rivolta nei confronti di più persone o anche una categoria anche limitata di persone non individuabili singolarmente. Quindi per ora Toscani l’ha sfangata.
Bene!
Spero che lo stesso metro di giudizio venga applicato anche nel caso in cui altri abbiano detto che i rumeni sono ladri e gli albanesi spacciatori: sono”categorie” e non persone. Ma forse mi sbaglio, e ci sono veramente “razzismi” di serie A e “razzismi” di serie B.
Secondo caso
Difendo gli olandesi. Non tutti sono gli esagitati “tifosi” del Feyenoord, quindi inutile fare di tutta l’erba un fascio. È come quando classificano tutti noi italiani all’estero come mafiosi… Poi spesso siamo noi italiani i primi a non rispettare il nostro patrimonio artistico, anche senza l’occasione di un incontro di calcio. Sovente le statue vengono prese di mira con martellate,come il Michelangelo a Roma o il Nettuno fiorentino (Biancone) e lo stesso David di Michelangelo sempre a Firenze, la fontana dei Fiumi in piazza Navona a Roma. La stessa Barcaccia era già stata danneggiata precedentemente. Scritte, graffiti, incisioni con chiodi, cuori e date, gomme americane appiccicate dove capita. Poi ci siamo scandalizzati tanto per gli hooligans che orinavano dappertutto: ormai purtroppo si vede ogni tipo di gente che espleta i propri bisogni fisiologici per strada:, e non solo turisti ed extracomunitari.
Ultimo caso
Questa volta difendo l’evasore.
Non il grande, che esporta i capitali all’estero per evadere le tasse, ma il piccolo negoziante, vessato dall’esosità dello stato, che si vede comminare fior di multe per aver regalato un panino ad un povero cristo o per aver sottratto l’enorme somma di 95 centesimi. In certuni casi, l’evasione è il solo mezzo per sopravvivere ad uno stato che diventa sempre più famelico. Vero, l’evasione è un furto, ma bisogna anche distinguere chi ruba per accumulare sempre più denaro da chi ruba per necessità e spesso non trova altra via che il suicidio per uscire da questa situazione perversa.
E forse questa volta tanto controcorrente non vado…
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