Bersani? Renzi? Per me pari sono. Il problema che si troverà ad affrontare
l’Italia dopo le
elezioni è lo stesso di oggi. Una congiuntura che potrebbe
peggiorare
drammaticamente da un momento all’altro (per esempio, se la
Grecia dichiarasse
fallimento) fino alla catastrofe. Quale programma hanno, i due
candidati, al
riguardo? Non si sa. Non ne parlano. Non perché siano
sciocchi: più
semplicemente perché nessuno sa come fare. Si naviga a vista.
Dunque essi non
parlano di cose serie, parlano di aria fritta. Tu sei
giovane, tu sei
vecchio, viriamo due gradi e mezzo a sinistra, no, viriamo un
grado a destra...
Mentre un’onda anomala potrebbe far virare la nave di
centoottanta gradi.
Le
primarie del centrosinistra (e non parliamo di quelle del
centrodestra) sono
una futile pantomima. L’Italia va incontro al proprio futuro
senza avere la
minima idea di ciò che dovrà fare per salvarsi. Tutti si sono
affidati a Mario
Monti perché salvasse l’Italia, ma nel luglio scorso lo spread
era con lui come
a novembre con Berlusconi, il debito pubblico continua a salire
e l’Italia è in
recessione. Ciò malgrado, si continua a parlare sostanzialmente
di un Monti
bis, perché non si sa ipotizzare una politica diversa. Per
giunta nessuno può
escludere che, malgrado il Monti bis, l’Italia esploda. E ci
dobbiamo chiedere
chi sarà il capitano?
Il
problema non è il capitano, il problema è che, chiunque sia il
capitano, la
nave non ha il timone.
Gianni
Pardo,
pardonuovo.myblog.it
26
novembre 2012
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