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Controlli dei Carabinieri di Luino, fermato uno stalker 63enne: con una bombola introduceva gas nella casa della vittima

Creato il 16 gennaio 2016 da Stivalepensante @StivalePensante

Complessivamente, tra venerdì sera e sabato notte, sono stati impiegati 40 carabinieri e 19 automezzi. Durante il servizio coordinato dalla Compagnia dei Carabinieri di Luino sul territorio di competenza, guidata dal Capitano Francesco Spera, una persona è stata sottoposta a fermo di indiziato di delitto e quattro denunciate in stato di libertà. Nel primo caso si tratta di un 63enne che ha cercato di introdurre gas con una bombala all’interno di una casa dalla serratura. Nell’abitazione vi erano la vittima, una donna 39enne, i due figli di 7 e 5 anni e il marito che, svegliatosi, ha fatto fuggire l’uomo momentaneamente.

Carabinieri Luino controlli

I controlli dei Carabinieri di Luino. Dalla serata del 15 gennaio alle prime ore del giorno successivo, nel quadro delle attività di prevenzione e repressione dei reati in genere disposte dal Comando Provinciale Carabinieri di Varese, i carabinieri della Compagnia di Luino, unitamente ad aliquote di rinforzo delle Compagnie di Busto Arsizio, Gallarate, Saronno, Varese ed unità cinofile antidroga del Nucleo Carabinieri di Casatenovo (LC), hanno attuato dei servizi straordinari di controllo, mirati a monitorare la circolazione stradale, gli esercizi pubblici maggiormente frequentati da giovani e gli imbarcadero, nonché a prevenire i furti e le rapine, nell’ambito dell’intero territorio di competenza. Particolare attenzione è stata rivolta ai controlli delle stazioni ferroviarie e di autolinee, alle zone turistiche dei laghi e ai siti di interesse culturale, alle principali arterie stradali, alle direttrici di entrata/uscita dalla Confederazione Elvetica. Alcuni esercizi pubblici sono stati controllati con l’ausilio delle unità cinofile, per rilevare la presenza di sostanze stupefacenti. Sono stati altresì svolti numerosi controlli alla circolazione stradale, lungo le principali arterie, anche per contrastare, con l’ausilio dell’etilometro, il fenomeno della guida in stato di ebbrezza.

Fermato uno stalker 63enne a Cocquio Trevisago. Particolarmente importante la vicenda che ha condotto al fermo di L.E., 63enne e residente in Varese. L’uomo, noto alle forze dell’ordine, da settembre a novembre dello scorso anno si era reso responsabile di reiterati atti persecutori nei confronti di una donna 39enne residente nella provincia di Varese. La vittima aveva denunciato i fatti ai carabinieri di Cuvio, che avevano raccolti sufficienti elementi e denunciato l’uomo alla Procura della Repubblica di Varese. La donna ha denunciato che nella notte di ieri, lo stalker è giunto presso la sua abitazione, ove la stessa abita unitamente al marito 43enne e ai due figli di 7 e 5 anni, con al seguito una bombola di gas e un tubicino in gomma. Dopo aver introdotto il tubo nella serratura della casa, ha aperto il gas, che ha cominciato a propagarsi nell’appartamento. Dopo pochi minuti il rumore, simile a quello dell’aria espulsa da un compressore, ha però svegliato il marito della donna, giusto in tempo per accorgersi di quanto stava accadendo e per sorprendere il 63enne, costretto ad una precipitosa fuga con la propria autovettura, portandosi dietro la bombola e il tubo. L’allarme è stato diramato ai carabinieri della Compagnia di Luino, che hanno inviato immediatamente una pattuglia di pronto intervento del Nucleo Operativo e Radiomobile e, successivamente, militari della Stazione di Cuvio e personale dell’Aliquota Operativa, specializzato nell’esecuzione dei rilievi tecnici sulla scena del crimine. Le indagini e le ricerche del 63enne, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Varese, dottoressa Sabrina Ditaranto, sono proseguite per tutta la giornata sino alla tarda serata, quando l’uomo è stato intercettato e bloccato presso il distributore di benzina ERG di Cocquio Trevisago. Nei confronti del 63enne è scattato il provvedimento di fermo di indiziato di delitto. Attualmente si trova ristretto presso la Casa Circondariale di Varese. Nei prossimi giorni è prevista l’udienza di convalida del fermo.

Durante il servizio coordinato sono stati invece denunciati in stato di libertà:
un 64enne italiano residente a Luino è stato sorpreso subito dopo essersi impossessato di utensili vari (ndr, valore di 35 euro) presso un’attività commerciale, opportunamente rimossi dalla confezione al fine di eludere l’antitaccheggio. La merce è stata restituita all’avente diritto;
una 37enne italiana residente a Milano, nei cui confronti sono emersi indizi di colpevolezza in relazione al possesso di un telefono cellulare, provento di furto in abitazione commesso il 12 agosto dello scorso anno a Cuvio;
un 35enne italiano residente a Rancio Valcuvia, il quale, controllato all’interno di un esercizio pubblico, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico di genere proibito.

Durante i controlli alla circolazione stradale, una persona è stata denunciata in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza (tasso alcolemico 2,37 g/l), mentre sono state complessivamente controllate 228 persone e 121 veicoli. Sette le contravvenzioni al Codice della Strada elevate, una patente ritirata e 19 i punti decurtati. Nove, invece, gli esercizi pubblici monitorati.

Il motto “Possiamo Aiutarvi”, coniato per i cittadini dall’Arma. L’impiego sinergico di tali forze ha consentito sia di rafforzare l’attività preventiva, sia di svolgere con efficacia l’attività di contatto diretto con la cittadinanza, che consolida il rapporto di fiducia con i cittadini, finalità principale dell’azione quotidiana che i Comandi dell’Arma sviluppano con accorta sensibilità istituzionale anche nell’ottica della concreta attuazione del motto “Possiamo aiutarvi”, che l’Arma ha coniato per dare un contenuto al modello di “servizio di prossimità”.

Per quanto attiene i controlli agli esercizi pubblici, particolare attenzione è stata riposta a: verificare il rispetto dell’obbligo, per tutti coloro che vendono bevande alcoliche, di chiedere all’acquirente, all’atto dell’acquisto, l’esibizione di un documento di identità, tranne che nei casi in cui la maggiore età dell’acquirente sia manifesta; sanzionare i pubblici esercizi sorpresi a vendere a minori bevande con contenuto alcolico (quindi anche birra), anche mediante distributori automatici privi di sistemi capaci di rilevare la maggiore età del cliente; l’osservanza dell’obbligo, per i gestori di sale da gioco e scommesse, di esporre, all’ingresso e all’esterno dei locali, il materiale informativo predisposto dalla Aziende Sanitarie Locali, diretto ad evidenziare i rischi correlati al gioco; accertare il rispetto del divieto ai minori di anni diciotto di accedere nelle aree destinate al gioco (con vincite in denaro) interne alle sale bingo, nonchè nelle aree ovvero nelle sale in cui sono installati i videoterminali di cui all’articolo 110, comma 6, lettera b), del testo unico di cui al regio decreto n. 773 del 1931, e nei punti di vendita in cui si esercita come attività principale quella di scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi.


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