Attività di controllo del territorio della Capitaneria di Porto per verificare la legittimità della commercializzazione del pescato, sia presso i rivenditori al dettaglio che presso gli ambulanti abusivi.
Per l'attenzione suscitata dalla preoccupazione legata ai casi di intossicazione alimentare (forse dovuta al consumo di tonno rosso) è stata intensificata l'attività. Due le pattuglie con 8 militari in borghese che hanno effettuato i controlli nelle pescherie non riscontrando, però, alcuna presenza di tonno rosso né presso le celle frigorifere di stoccaggio né sui banconi per la vendita. L'operazione ha portato alla scoperta di alcuni comportamenti illeciti da parte di una pescheria che è stata sanzionata con una multa di 1.166 euro perché priva della documentazione commerciale della merce. Sanzioni di 2.000 euro sono state comminate a due persone che erano dedite alla vendita di ricci di mare la cui cattura e commercializzazione è vietata per il fermo dei mesi di maggio e giugno, e perché commercializzavano prodotti ittici provenienti da pesca esercitata a scopo sportivo e ricreativo. Sequestrati circa 300 ricci di mare che, ancora in vita, sono stati rigettati in mare. In totale, quindi, sono stati sanzionati per 5.166 euro. I controlli continueranno nel corso delle prossime settimane proprio nell'ottica garantista e voluta dall'Autorità Marittima locale.