"Contropaesaggio Prossimo"
Esposizione di Marco Useli
a cura di Fabrizio Brotzu.
presso Villa Ticca - Cala Gonone 25-30 Luglio 2013
Esiste un paesaggio. Ed esiste un contropaesaggio che non è il suo contrario, ma il suo complemento.
Esiste un paesaggio. Ed esiste un contropaesaggio che lo usa come matrice.
Esiste un paesaggio che richiede uno sforzo dello sguardo per essere
visto. Ed esiste un contropaesaggio creato da uno sforzo per divenire
visibile.
Esiste un contropaesaggio anche perché l'uomo rimane escluso, al di qua dello sguardo.
E se esiste, l'uomo, esiste come matrice d'interventi artificiali aggregati al paesaggio e derisi dal contropaesaggio.
Il contropaesaggio è prossimo in quanto futuro, venturo, successivo, compresso nell'incombenza di un tempo a venire.
È prossimo in quanto vicino, tangibile, trasposizione di una porzione
di terra concretamente esistente appena oltre l'incidenza dello sguardo
che osserva la pittura.
È prossimo nel senso bestiale di gravido,
fecondato, pronto a riprodursi, intento a creare un suo simile stravolto
da azioni di dilavamento, consunzione, erosione, deformazione,
concrezione.
È l'elemento liquido dell'esistenza, il temporaleggiare
della natura che ricrea sé stessa attraverso la trasformazione, ciò che
fa di paesaggio e contropaesaggio sinonimi imperfetti del passaggio e
del contro-passato."