“Contrordine, restate in Italia ma fate squadra”. Il modello di sviluppo futuro è il team.

Creato il 14 settembre 2012 da Daniele7

Tre anni son passati dalla famosa lettera di Pier Luigi Celli che iniziava così:

“Figlio mio, stai per finire la tua Università; sei stato bravo. Non ho rimproveri da farti. Finisci in tempo e bene: molto più di quello che tua madre e io ci aspettassimo. È per questo che ti parlo con amarezza, pensando a quello che ora ti aspetta. Questo Paese, il tuo Paese, non è più un posto in cui sia possibile stare con orgoglio”.

Figlio mio, lascia questo Paese, questo era il titolo della toccante lettera di uno dei manager più importanti d’Italia, che io ho il piacere di conoscere. 

Io quella lettera del 2009 la ricordo, l’ho interpretata e condivisa, anche se non messa in pratica perché non sono andato all’estero. 

Oggi però sono felice perché il mio Direttore ha dichiarato: “Contrordine, restate in Italia ma fate squadra”.

Quello che ho sempre pensato io. Quello che ho sempre fatto, andando anche contro chi mi ha voltato le spalle per seguire, anche senza molta convinzione, la strada del primo Celli. Io ho invece continuato a fare associazionismo, a stare per strada, a parlare con le persone, mentre alcuni “amici” intorno a me smantellavano ciò che avevano creato, in cerca di qualche santo in “Pa-radiso”.

Io sono andato avanti senza paura di restare privo di appoggi, privo di protezioni, e oggi i vecchi amici mi vengono a cercare.

Quindi ho fatto bene. E anche Celli lo sa.

Io sono orgoglioso di questo e spero che la vita mi premierà per la mia coerenza. E spero che tutti Voi continuiate a credere in voi stessi e nel modello vincente di business, di impresa, che è il team. La squadra.

Come dice Celli: “Da soli non si va da nessuna parte, anzi si fanno disastri”.


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