Magazine Diario personale

Conversazioni surreali della domenica mattina

Da Minerva Jones
Un giovane stamane ha suonato al citofono - passava nelle case a vendere Lotta comunista. Erano le 9.40 e, mezza addormentata, gli ho aperto senza discutere: mi fanno sempre un po' tenerezza, questi sognatori che la storia ha sconfitto eppure ancora combattono e s'impegnano in questo mondo che non li considera più. Di qui a comprargli anche Lotta comunista, però, ce ne passa.
Suona alla porta. Ha un aspetto da bravo ragazzo - il giornale non m'interessa, ma penso che un po' di ferma gentilezza (così da non fargli perdere tempo ma dimostrargli comunque che rispetto le sue convinzioni), possa essere atteggiamento apprezzato.
Io: "Mi dispiace, non sono interessata".
Lui: "Posso chiederle perché?".
Io: "Perché sono anarchica fino nel midollo delle ossa".
Lui: "Ah... Ma guardi che anche noi non siamo d'accordo con quelli che stanno in Parlamento".

Ecco, qui comincio a diventare nervosa ed è il momento in cui ci si deve 'sganciare', con fermezza ma gentilezza - altrimenti s'apre una discussione che non finisce più e poi so che m'arrabbierò con me stessa per avergli aperto la porta e dato la possibilità di parola.

Io: "Ahem... Guarda, non ci siamo capiti: al di là dell'obiettivo finale, che per me sta nella dissoluzione dello Stato, sono proprio le prassi a essere diverse: voi siete per la democrazia rappresentativa e la dittatura del proletariato, io sono per isole di autogestione a democrazia diretta che diventano arcipelaghi".


Non so come mi sia venuta così bene, il caffè non è ancora entrato in circolo, non dovrebbe ancora avermi attivato i neuroni.
Lui: "Ahem... Vedo che lei è molto convinta... Buona giornata".

Non so se abbia capito ciò che intendessi o se più semplicemente m'abbia preso per una squilibrata. Questo è l'effetto che gli anarchici fanno a molti, e sta bene lo stesso - d'altronde "La credenza che la realtà che ognuno vede sia l'unica realtà è la più pericolosa di tutte le illusioni" (Paul Watzlawick).


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog