Il critico letterario jesino Lorenzo Spurio ha lavorato alacremente negli ultimi anni ad un progetto che si presenta dominato da una impalcatura titanica, spinto dall’esigenza di cercare di fare il punto, in una sorta di consuntivo storico, sullo stato della poesia nella sua regione, le Marche.
Partendo dallo studio attento di opere antologiche che sono state prodotte nel corso del secolo scorso e a seguito di una attività capillare di ricerca di materiale biobibliografico, Spurio ha raccolto in due volumi il frutto del suo ingente lavoro. La particolarità di tale procedimento, volto sia a consentire una sorta di censimento poetico che di rivitalizzazione di espressioni poetiche nel tempo tralasciate e dimenticate, sta proprio nella “democraticità” (termine che campeggia nel sottotitolo dell’opera) degli inserimenti previsti dal curatore. Spurio, infatti, ha deciso di operare una scelta degli autori inseriti che, se da una parte può essere vista come anomala od atipica, dall’altra rinsalda ancor più i motivi che hanno determinato la volontà del Nostro di accingersi a una operazione editoriale così colossale. Nei due volumi che compongono la corposa opera, dal titolo Convivio in versi, Spurio ha inserito rispettivamente poeti appartenenti alla regione Marche (lì nati o vissuti a lungo) circoscrivibili in un ampio arco temporale che va dal 1850 (data di nascita degli stessi) ad oggi. Il primo volume si apre con il poeta anconetano Adolfo De Bosis, amico di D’Annunzio e vicino alla sensibilità estetica del periodo per passare, poi, secondo un andamento cronologico ad autori di fama nazionale quali (solo per citarne alcuni) i fermani Luigi Di Ruscio e Franco Matacotta, il poeta anconetano Franco Scataglini nella base linguistica provenzale con influssi del vernacolo anconetano, il chiaravallese Massimo Ferretti e tanti altri ancora. Spurio non ha mancato di porre la giusta attenzione anche nei riguardi dell’ampio panorama dei poeti dialettalie neodialettali che hanno contraddistinto la voce popolare dei vari ambiti regionali: nel secondo volume, dedicato appunto al dialetto, trovano posto i dialettali Odoardo Giansanti detto “Pasqualon” (dialetto pesarese), Duilio Scandali e Mario Panzini (dialetto anconitano), Martin Calandra e Aurelio Longhi (dialetto jesino), Giovanni Ginobili (dialetto maceratese), Nicola Leoni (dialetto senigalliese) e tanti altri ancora sino a giungere ad alcune delle principali voci di poeti neodialettali attivi nella nostra contemporaneità.
L’intero progetto editoriale, pubblicato da PoetiKanten Edizioni, ha visto il sostegno morale di vari enti amministrativi locali che hanno aderito con entusiasmo e partecipazione fornendo il loro Patrocinio all’iniziativa. Tra di essi i comuni di Pesaro, Urbino, Fano, Senigallia, Jesi, Civitanova Marche, Fermo, Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. A partire da fine febbraio sono state organizzate varie presentazioni dell’opera antologica che toccheranno i principali luoghi della Regione. Si inizierà il 22 febbraio a Sassoferrato (AN) dove l’opera verrà presentata presso l’Università degli Adulti dal prof. Antonio Cerquarelli, il 28 febbraio invece verrà proposta al pubblico alla Biblioteca Comunale “Luca Orciari” di Marzocca di Senigallia (AN) con il prof. Vincenzo Prediletto quale relatore. Seguiranno, nel mese di Aprile, altre presentazioni: il 3 Aprile alla Sala della Poesia “Bice Piacentini” a San Benedetto del Tronto (AP) e il 16 Aprile alla Libreria Rinascita di Ascoli Piceno. Altri appuntamenti, in altre location della Regione, sono in corso di prenotazione. Info Facebook Lorenzo Spurio