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Convoglio uno o due

Creato il 22 novembre 2012 da Renzomazzetti

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Mia cara, mia addolorata mamma, sto bene e lo stesso desidero per voi. Mamma sappiate una triste notizia, si tratta che fanno invii in Germania e forse ci sono dentro anch’io. Il 4 maggio parte il convoglio I, se venite a vedermi a Kolonaki, forse mi prende il convoglio II. Mia addolorata e cara mamma e fratelli non vi addolorate affatto per me, dite che sono caduto al Fronte per la Libertà della nostra Patria come un greco onesto. Abbiate fede solo in Dio. Mamma i soldi che vi mando sono di Stavros che suona il busuki e abita al Faro alla prima fermata dell’autobus. Dite a sua madre che lui si trova a Chaidari con me e che gli portino biancheria e un asciugamano, niente coperte e che non si addolori la sua mamma. Mamma fa pietra il cuore, è destino che muoia, che muoia pure. Saluti a tutti di casa nostra e a tutti gli amici. Vi bacio tutti. Giannis. (Giannis Dimitsianos di anni 38, falegname, arrestato dai tedeschi nel gennaio 1944, torturato, fucilato senza processo nel maggio 1944 a Mégara).

 

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S  E  N  Z  A    T  I  T  O  L  O

La società recidiva

senza occhi

senza voce

senza orecchie

reprime immensità di nuova vita

in metafore di vista, di urli, di udito.

La compagine povera che soffre

percepisce ciò che nessun potente

potrà mai imitare o soffocare.

Una nuova èra avanza

nell’aria e nel sangue

già volteggia e pulsa.

Nel sapere di chi non sa

l’alba e il tramonto

è ancora alba e tramonto.

Ma se il tramonto

si chiamasse alba?

E se l’alba

si chiamasse tramonto?

E se la morte della ricchezza

si chiamasse vita?

-Renzo  Mazzetti-

 


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