Magazine Cinema

[Cooking Jungle] Il mio salame di cioccolato (senza uova)

Creato il 02 gennaio 2012 da Spaceoddity
[Cooking Jungle] Questa è la mia preparazione del salame di cioccolato: per questa ragione non uso né l'infinito, né l'imperativo (fare sciogliere o fate sciogliere), ma la prima persona singolare. Della serie: io faccio così e mi fa piacere comunicarvelo, ogni feedback è benaccetto! A dire il vero, è doveroso dire che si tratta di una variante in corso d'opera dell'ottima ricetta di Claudia, a cui rimando in  calce a questo post. L'ho riadattata nel corso del tempo, a seconda delle risposte che il mio ed altri stomaci più qualificati hanno dato. Preciso subito che è una ricetta senza uova, perché non mangio uova crude, a meno che non sia assolutamente certo della qualità dell'allevamento delle galline, il che oggi non capita praticamente più.
Ma andiamo al dunque.
Difficoltà: se-ci-riesco-io-ci-riesce-chiunque;
Tempo di preparazione: mezz'ora più almeno due-tre ore in frigorifero;
Tempo di pulizia dopo la preparazione: un'impresa di pulizie capeggiata da Mastro Lindo riesce in mezza giornata;
[Cooking Jungle] Il mio salame di cioccolato (senza uova)Ingredienti (in ordine di apparizione):
150 g di burro
50 g di cioccolato extrafondente
100 g di mandorle sgusciate
100 g di pistacchi sgusciati
Un cucchiaino di cannella o mezzo (scarso!) di peperoncino
80 g di zucchero a velo
2 cucchiai di rum per dolci2 cucchiai di miele di castagne
150 g di cacao amaro
250 g di biscotti Atene Doria o, in subordine, Oro Saiwa
(Due camomille)
Una stecca piccola di cannella per ogni porzione
Preparazione:
- Faccio sciogliere a bagnomaria il burro, il cubetto di cioccolato con le mandorle e i pistacchi, mescolando continuamente. In questa fase aggiungo la cannella (o posso sostituirla col peperoncino, perché ho un amico alieno che detesta la cannella, su Marte forse la considerano criptonite, ci dovrò studiare su, proporrò il mio progetto di ricerca alla NASA).
- Dopo incorporo il composto, denso ma fluido, nello zucchero e aggiungo i due cucchiai di rum. Mescolo con energia (io ho un cucchiaio di legno delegato al compito, ma potete usare il mixer...).
- Quando il composto è omogeneo, aggiungo due cucchiai di miele di castagne e il cacao amaro, e ricomincio a mescolare con ancora più energia (quella che ci vuole adesso richiederebbe le calorie contenute nel prodotto finale; la soluzione che ho trovato io è una buona colazione e da allora con l'energia accumulata in un salame di cioccolato preparo il successivo).
- Quindi, scafazzo, distruggo, anniento i biscotti, con la libido vastandi che gli operai nell'appartamento accanto, forse in procinto di inaugurare la pace universale, mettono nell'abbattere mura e pareti. Incorporo le macerie nel composto e qui entrano in gioco le mani: è impossibile farne a meno.
- Dopo di che, stendo un foglio molto lungo di carta stagnola e, sopra, un foglio di una sessantina di centimetri di carta forno. Vi verso sopra il composto, che risulta molto friabile e provo a comporlo, quasi sempre con successo, in un sinistro ammasso più o meno salamiforme. Lo avvolgo nella carta forno e delicatamente continuo a compattare dall'esterno la massa. Chi si decidesse a seguire queste istruzioni, tenga presente che fare di questo composto un salame sembra un'impresa eroica, ma vi garantisco che con un po' di pazienza ci si riesce guardate me IO L'HO APPENA FATTO E SONO CALMISSIMO PORCA MISERIA IO QUEGLI OPERAI LI AMMAZZO SE PROVANO A DIRE BZ DOPO I PADRONI DI CASA LI TROVANO STECCHITI.
- Dopo essermi preso due camomille, avvolgo il tutto con il foglio di carta stagnola precedentemente preparato e metto in frigo, nella parte più fredda (ma non in congelatore) per almeno due ore. Poi, quand'è pronto, lo affetto e servo ogni porzione su un piattino con una stecca piccola di cannella (quella lunga nella foto è per non fare la figura del tirchiaccio su internet =P), un po' di panna non zuccherata e, se capita, dei grani di melagrana.
Ora, scusate, c'è un esercito di medici che deve fare esperimenti su di me.
Intanto, ecco la ricetta di Claudia.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines