La cultura non deve essere ad uso esclusivo di una élite, in Marocco. Ad esserne convinti sono i ragazzi di Culture Pop, programma radiofonico di Radio 2M, una di quelle con piu’ ampia copertura nel Paese, in onda ogni sabato mattina, dalle 9 alle 12. Uno show a 360 gradi, condotto da Younes Lazrak, e dalla sua crew Mehdi, Layal e Faty, che mischia il francese e l’arabo per parlare di musica e di varia attualità, a condizione che di approfondimenti culturali si tratti. Che cosa vuol dire? Che per esempio in occasione dell’inaugurazione della nuova linea di tram di Casablanca, capitale culturale e degli affari del Paese, i nostri DJ hanno ideato un originale tour della città a bordo di questo nuovo, efficiente, mezzo di trasporto, intitolandolo “Casa-Tamway: Le Circuit Culturel”. Restano fuori le mete tradizionali, come il souq (o bazar, che dir si voglia). E’ invece rivolto ad un pubblico appassionato di cultura araba contemporanea e transculturalità.
Delle otto fermate proposte (qui) me ne piacciono di piu’ alcune. Le Boultek, per esempio, primo centro di musica contemporanea (fermata Teknopark che è un grosso complesso industriale dedicato alle nuove tecnologie), aperto nel 2010 con lo scopo di creare una economia della cultura alternativa. Poi c’è il Théâtre Mohamed 6 (fermata Hay Mohamadi) il cui programma a volte offre spettacoli interessanti, e ci sono i cinema ABC, Rialto e, in particolare, il Rif, uno dei piu’ vecchi di Downtown (fermata Bd Mohamed 5). Il tour suggerisce anche una visita al Conservatoire de Casablanca (fermata Bd de Paris) edificio del 1942, con una splendida facciata art déco, riaperto ad ottobre dopo un restauro durato anni. Infine, ci sono le fermate allo Studio des Arts Vivants (fermata Route d’Azzemour), al Complexe Culturel Touria Sekkat, e all’Institut Français de Casablanca (fermata Bd Zerktouni). Provare per credere.
(Photo credits: courtesy Abattoirs di Casablanca)
In lista ci sono anche gli Abattoirs di Casablanca (Hay Mohamadi), cioè il vecchio mattatoio della città, uno spazio enorme trasformato pochi anni fa in un laboratorio culturale in cui si è organizzato un po’ di tutto. Da sfilate di moda a festival di musica e film. Ma chissà per quanto tempo gli Abattoirs potranno restare in questa lista. Quando l’anno scorso li ho visitati, una parte sembrava in abbandono. Ho pensato che lo spazio fosse troppo grande per essere mantenuto a dovere, specialmente in questi tempi di magra Poi, l’altro giorno, ho letto che c’è un nuovo progetto in cantiere. Trasformare gli Abattoirs in un parcheggio. Sigh.