
Questa la notizia con cui Parma Quotidiano informa che la vicenda Di Vittorio è ben lontana dal trovare un percorso praticabile. L'articolo è titolato "Concordato Di Vittorio: avviata procedura di revoca" ed è qui ripreso solo in parte.
Che il concordato nella sua formulazione fosse difficilmente credibile era chiaro, anche se per scaramanzia prima veniva solo sussurrato. D'altra parte a tanti premeva far passare il tempo, per vari motivi come quello di allontanare la possibilità di revocatoria dei rimborsi ricevuti, come quello di far concludere la campagna elettorale, ma i motivi, confessabili o meno, sono forse anche altri. E conclude Parma Quotidiano:
"Il concordato sarebbe dovuto andare al voto dei creditori a luglio, ma la data è stata rinviata. E adesso arriva il procedimento di revoca. La revoca non è automatica. L’istanza del commissario – un atto dovuto davanti ad evidenti problemi che pregiudicano la fattibilità della procedura – sarà oggetto di un’udienza davanti al giudice. Lì si deciderà il destino della cooperativa. La Di Vittorio potrebbe proporre un piano alternativo in zona Cesarini (è successo di recente con il concordato Edilcat), ma in tal caso difficilmente resterà qualcosa per rimborsare il credito sociale."