Eccomi qua, dopo una breve assenza più astiosa che mai. Che dire, mi son distratta un attimo dalla scena politica e economica e il risveglio è stato davvero amaro quindi mi ritrovo nuovamente arrabbiata, delusa acida come lo yogurt naturale della coop. Chi mi consce , anche solo superficialmente dirà che non è una novità. Ma iniziamo ...Mercoledì mattina il presidente della nostra Azienda, pardon! Cooperativa ci ha convocato per una mega riunione per informarci sulle posizioni che l’azienda intende prendere per fronteggiare la crisi. Ho ascoltato con attenzione le parole del presidente,ho ascoltato il “riassunto” della crisi, di come questi 20 anni di governo ci abbiano indebolito economicamente e culturalmente.Mi sono anche un po’ offesa nel sentir parlare della mia generazione come una generazione che la sera “vuole staccare il cervello” , mettersi sul divano e ignorare i problemi che lo circondano , mi sono irritata perché non mi ritengo così, non mi ritengo una che stacca il cervello ANZI, il mio problema credo sia esattamente l’opposto ,non STACCARLO MAI.
Questa premessa solo per dire che non mi serve che mi venga raccontata “la crisi” in cui viviamo, la conosco bene e soprattutto la sento sulla pelle e dentro il portafoglio da diversi anni. Ma proseguiamo .
Sono fiera di lavorare in un azienda solida da 15 anni e questa è una premessa doverosa da fare. Sono un po’ meno fiera do come questa Cooperativa negli anni si sia trasformata in azienda commerciale dimenticando la sua storia.Ho visto questa cooperativa cambiare faccia, atteggiamento l’ho vista cambiare e quel che è più grave è che ha cambiato anche noi, me sicuramente.
Ha cambiato le persone motivate che sono entrate 15 anni fa come me con dei valori solidi in cui credevano .
Sono certa , e lo sono da quando avevo 18 anni, che in una grande azienda ( vorrei scrivere cooperativa ma non ci riesco è più forte di me) facchino e dirigente siano importanti allo stessa maniera.Tutti servono per raggiungere un risultato di livello.Quando sono stata assunta mi piaceva il concetto di lavorare tutti per lo stesso risultato e , tolti gli stipendi più o meno alti , investire gli utili a fine anno per creare nuove strutture e garantire nuovi posto di lavoro. Questi sono i motivi che mi hanno portato a lavorare in una cooperativa “ un tempo rossa” che ora vira pericolosamente verso il "rosa pallido" ( colore che adoro ma solo per le t-shirt) .Come già ripetuto in molte occasioni nasco da famiglia operaia, famiglia che ha lottato per conquistare diritti e dare dignità al lavoro e quindi non ci sto a farmeli togliere adesso i miei diritti.Ha ragione chi mi dice che bisogna pensare al futuro dei 17enni di oggi , bisogna sacrificarci per garantire anche a loro un posto di lavoro e la possibilità di comprarsi una casa e farsi una famiglia un domani :tutto giusto. Ma purtroppo io ancora devo costruire la mia di famiglia , di casa e di futuro . I soldi mi bastan precisi per pagare mutuo , spesa , bollette e metter da parte due lire . Quindi ….cosa mi volete tagliare? In che modo mi devo sacrificare io?
Ecco ci siete tutti? Ascoltatemi bene che adesso ve lo dico cosa posso fare:
Io posso provare a ritrovare motivazione nel lavorare, a lavorare con maggior impegno ,meno distrazioni , posso tentare di non approfittarmi di pause caffè o di momenti “morti” che nel mio lavoro ci sono , posso fare ore di straordinario come ho sempre fatto nei momenti di caos o nottate in bianco per installare nuovi programmi. Io posso dare questo .
Non chiedetemi di privarmi di scatti di anzianità conquistati negli anni,
non chiedetemi di accettare che lavoratori a tempo determinato non vengano confermati mentre vedo ri-assumere pagandoli fiori di quattrini pensionati,
non chiedetemi di accettare che i nuovi assunti abbiano un contratto peggiore del mio perché non lo posso accettare. Non lo accetto perché è una forma di ricatto. Vuoi lavorare per un azienda solida come la nostra? Vieni , ma il contratto che ti facciamo è diverso da quello dei tuoi colleghi anziani ,
sai loro guadagnano qualcosa in più e hanno qualche ora di permesso in più ma stai tranquillo poi tutto si “livella” . Ed è così che si creano i conflitti fra colleghi. E’ così che si creano lavoratori di serie A e B , che invece di “cooperare” finiscono per odiarsi. Il neo assunto odia il vecchio assunto perché lui ha “di più” e si creano le
“guerre tra poveri”. La dirigenza in questo sguazza allegramente e può dare contentini a questo e quello “di nascosto” per mantener le acque calme e i lavoratori si convincono che i rapporti “segreti” , gli accordi sottobanco con la dirigenza “pagano “. Magari per tenermi buona mi danno il livello ma….non lo devo dire a nessuno . PERCHE’???L’ho rubato? L’ho ottenuto tramite accordi segreti? No e quindi perché deve sembrare così? Perché non posso gioire con i colleghi di un riconoscimento? Perché volete farlo passare come una cosa”sporca”? Non ci sto, mi spiace. Ho provato a dirle queste cose durante la riunione. Ma sono state strumentalizzate a "pro loro", come al solito. Son passata da 68ina nostalgica che vuole la bella cooperativa e i bei rapporti dopo lavoro con i colleghi . Forse è per questo che mi trovo a "vomitare questo fiume di parole anche qui.
A questo punto, dopo queste piccole premesse ditemi cos’ha di diverso la nostra Cooperativa da una grande azienda? O peggio….ditemi cos’ha di diverso dalla nostra Italia per anni mal governata dove a pagare sono sempre i soliti ? Ditemelo voi perché io non lo capisco.
A tal proposito il “governo nuovo” già si diverte a fregarci, STOP AI VITALIZI AI PARLAMENTARI… Si… ma leggete bene…Solo a quelli “nuovi” ,a quelli che andranno in “pensione” tra 20 anni. I vecchi ladri non si toccano e non solo. Adesso non li possiamo nemmeno più riprendere mentre , nelle aule del parlamento giocano a pacman con l’Ipad ultima generazione.
E avete il fegato di chiedere a me di rinunciare a 50 euro in busta paga?
Ieri sera a Servizio pubblico sentivo Landini parlare di crisi , di lavoro e di precariato. Ecco, io voglio sentire queste di parole nei confronti del lavoro.
Sempre vostra e sempre più cooperativa....
S.
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