Cooperazione/ Giovani. Nuove opportunità in Bosnia Erzegovina

Creato il 12 gennaio 2012 da Antonio Conte

L’esposizione di foto sul ponte

Costruire le basi del futuro, per chi lo rappresenta, cioè i giovani, promuovendo e coltivandone la creatività e la possibilità di fare impresa per aprirsi nuove prospettive. E’ questo l’obiettivo del progetto “Sviluppo della condizione minorile e giovanile in Bosnia Erzegovina”, di cui il Cisp è stata la Ong responsabile dell’implementazione, partito nel 2008 e che ora si avvia alla conclusione con risultati più che positivi.

“L’obiettivo del progetto – spiega Deborah Rezzoagli, responsabile del Cisp per i progetti nell’Europa dell’Est – è di contribuire alla promozione ed implementazione di politiche che favoriscano l’inclusione sociale dei giovani e lo sviluppo socio-economico sostenibile del paese, ampliando le opportunità di inserimento sociale per i bambini e i giovani bosniaci, la loro partecipazione attiva e propositiva nei processi di sviluppo del loro paese”.

Con il programma, cofinanziato dalla Cooperazione italiana, si sono così sviluppate politiche e azioni in favore dei giovani nel paese, avviati processi di creazione di impresa, di impiego e di partecipazione attiva ai processi di sviluppo locale. Si è inoltre contribuito concretamente al rafforzamento della società civile a livello locale con un importante impatto a livello cantonale e nazionale.

L’iniziativa si è svolta in cinque Municipalità (Sekovici, Lopare, Srebrenica, Celic e Sapna) della regione nordorientale del Paese, la cui popolazione si aggira tra i 7.000 ed i 9.000 abitanti, economicamente e politicamente collegate ai grandi centri urbani di Sarajevo, Tuzla e Banja Luka. Le attività principali sono state organizzate seguendo tre filoni: la realizzazione di un documento di politica giovanile approvato dai consigli municipali ed un Piano d’azione Locale per i Giovani in ognuna delle Municipalità, attraverso il lavoro coordinato di circa 100 rappresentanti dei settori educativo, sociale, economico, e l’apporto di 14 esperti italiani per la formazione; il rafforzamento delle associazioni giovanili; l’organizzazione di eventi sociali e culturali per dare voce ai giovani e sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità sulle problematiche giovanili.

Sono state così organizzate mostre fotografiche e d’arte, laboratori di scrittura e spettacoli teatrali, iniziative culturali e sportive che hanno visto la partecipazione di 700 giovani artisti e 3000 bambini. In collaborazione con le 5 Municipalità e le associazioni giovanili partner del progetto sono stati realizzati 54 microprogetti per un ammontare di 165mila euro mirati al raggiungimento di obiettivi condivisi, con la più ampia partecipazione della società civile, dei rappresentanti istituzionali e delle comunità urbane e rurali.

Link: La Cooperazione italiana in Bosnia Erzegovina - La nota degli Esteri


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